Le periferie metropolitane
Come Consigliera Delegata alle Periferie e Sindaco di un Comune di tale area, ritengo la legge 14/2017 sulla “Sicurezza delle Città” un positivo strumento di lavoro per i Sindaci e tutti gli Enti e le Istituzioni che concorrono, ciascuno nel proprio ambito, a garantire il presidio del territorio e la sicurezza ai propri cittadini, intesa nel senso più ampio del termine. Questi sono temi che ci vedono da anni coinvolti in incontri con comitati cittadini sempre più esasperati da alcuni fenomeni, cui con tante difficoltà si è potuto dare risposte, risposte comunque parziali e insoddisfacenti. Quali strumenti possono adottare i Sindaci per dare le risposte che i cittadini, giustamente, si attendono?
Il Pd non è il mio nemico
"Il popolo del Pd non sarà mai mio nemico, ma con l'attuale Pd che si ritiene autosufficiente e con un sistema elettorale proporzionale alle elezioni, è evidente ci sarà competizione". Lo afferma Giuliano Pisapia, leader di Campo progressista, in un'intervista a Repubblica in cui definisce "assurda e irreale", "vergognosamente strumentale", la polemica sull'abbraccio a Maria Elena Boschi. "Non si può abbaiare alla luna o rinchiudersi in un partitino del 3 o 4 per cento, perché questo non è il nostro progetto", avverte l'ex sindaco di Milano. "Se lavori su quello che divide, sei condannato a perdere". "Ambiguo? Sono sempre stato chiaro e coerente", sottolinea.
Prospettive per la città metropolitana
"Nel percorso di rinascita della Città metropolitana, l'idea è coinvolgere un po' tutti, dai sindacati ai rappresentanti degli industriali, adesso non è che i conti li abbiamo sistemati del tutto, ma siamo vicini". Lo ha detto Giuseppe Sala, sindaco della Città metropolitana di Milano in occasione del tavolo metropolitano riunitosi questa mattina a Palazzo Isimbardi. "Bisogna pensare al futuro - ha continuato - perché la città metropolitana di Milano può avere un ruolo importante, i dati ce lo dicono, a esempio l'occupazione che aumenta, gli investimenti che crescono, però bisogna che tutti diano una mano».
Saluto a Giovanni Bianchi
Caro Giovanni,
mi hanno chiesto di dire qualche parola come uno dei tuoi amici che hanno condiviso con te l’impegno nelle ACLI, nel Circolo Dossetti, nell’attività politica ed istituzionale, ed io ci provo.
Ci provo, ma l’unica parola che mi viene è: grazie!
Grazie in primo luogo, come ci ricorderesti tu, al Signore, che ci ha fatto il dono della tua presenza e della tua amicizia, e anche se adesso ci mette alla prova con il dolore del distacco ci lascia il ricordo dei giorni passati insieme, delle risate, dei canti, dei momenti di familiarità, del tuo insegnamento che ci hai elargito senza atteggiarti a maestro e diventandolo proprio per questo, con il tuo esempio prima che con le parole.