Abbiamo bisogno di unità, no a decisioni prese in solitudine
Ho apprezzato la scelta di Matteo Renzi di rivendicare con orgoglio l’azione dei nostri governi e di sottolineare la necessità di una discussione profonda sulla sconfitta elettorale.Come ha detto il Segretario dimettendosi il PD deve attrezzarsi per l’opposizione senza se e senza ma e ricostruire un partito che torni in sintonia con il Sud e le periferie di questo Paese.
Ma sulla scelta di voler decidere in solitudine, dopo le dimissioni, passaggi decisivi come quello dell’insediamento delle Camere invito Matteo a ripensarci, sarebbe un errore e una scelta divisiva quando abbiamo bisogno più che mai di unità.



In generale, ma soprattutto nei momenti più difficili, bisognerebbe non avere fretta e riflettere molto, prima di parlare e decidere.
Difficile scrivere un editoriale dopo una sconfitta elettorale così cocente. Ci provo, pensando che sia giusto dare un contributo ad una discussione che deve necessariamente essere franca e autocritica. Due premesse obbligatorie.
E' stata una lezione durissima che mette il Pd e tutto il centrosinistra di fronte a interrogativi decisivi e direi vitali. L'identità riformista e i risultati di governo non bastano più a intercettare milioni di persone e non riescono a rispondere ai loro bisogni. In tempi di incertezza e di paura, per loro non siamo stati un punto di riferimento. Da questa sconfitta bisogna ricostruire un'identità, una missione e un rapporto con interi strati di popolazione.