Milano aumenta i suoi abitanti

Una città che cambia, che in tre anni ha aumentato di 300 mila i propri abitanti – più di qualsiasi altra città italiana – e in cui il mercato immobiliare è molto più dinamico che altrove. Eppure, a Milano il 73 per cento degli under 35 che cerca una casa la vuole in affitto e non per comprarla. «Uno dei motivi principali è che la metà di questi under 35 vengono da fuori Milano per cui non hanno un legame familiare che li spinge a acquistare casa in un determinato quartiere e, considerato che il primo immobile in cui vivono è considerato “di passaggio”, preferiscono l’affitto», spiega Carlo Giordano, amministratore delegato di Immobiliare.it, che oggi ha presentato i dati sul mercato delle case a Milano insieme nel corso del seminario di Aspesi Milano organizzato con Intesa Sanpaolo Casa, la società di mediazione e intermediazione immobiliare del Gruppo Intesa Sanpaolo.
Ho ripreso Paderno dopo 10 anni
Ezio Casati, neosindaco di Paderno Dugnano, che torna al centrosinistra dopo 10 anni, lo dice con orgoglio guardando dalla finestra del suo nuovo ufficio al primo piano del Municipio.
"Io, puntando al centro e ai civici, Salvini l'ho battuto. C'è stato certamente un dialogo con la sinistra non radicale, ma ho guardato al centro in maniera significativa. Quando Zingaretti dice che serve un pilastro al centro osservo che quello di Paderno è un laboratorio politico che andrebbe replicato. In questo caso, il PD ha fatto da baricentro".
La rivolta dei sindaci delle grandi città contro i governo populisti

Una lega - no, senza ampolle del Po - di sindaci di grandi metropoli contro governi xenofobi e populisti. Con Beppe Sala in testa. Fantapolitica? Hanno sicuramente avuto un'eco internazionale le continue polemiche che, nelle scorse settimane, hanno coinvolto il sindaco di Milano e il ministro dell'Interno Matteo Salvini. Dalle pistole elettriche ("Sperimentazione ridicola") ai migranti ("Bisogna avere più cuore"), passando per le battute ("Non vorrei Salvini nemmeno come zio"), le frizioni tra il numero uno del Carroccio e il primo cittadino ormai non si contano più. E tanti osservatori pensano che questo possa essere il preludio a una discesa in campo di Beppe Sala alle prossime politiche come leader nazionale del centrosinistra.
Giunta in rosa a Pero

Tre donne e due uomini. Un solo veterano e quattro new entry. È la giunta comunale nominata nelle scorse ore dal riconfermato sindaco di Pero, Maria Rosa Belotti. Il primo cittadino, rappresentante della lista di centro-sinistra “Insieme in Comune”, nella scelta degli assessori che la affiancheranno per i prossimi cinque anni alla guida di Pero, ha voluto sicuramente premiare Laura Maiocchi, assegnandole la poltrona di vicesindaco e quella di assessore con deleghe alla Programmazione, Finanze e Partecipazione. Insegnante di scuola primaria, 54 anni, la Maiocchi è stata dal 2014 al 2019 consigliere comunale di opposizione per la lista civica “La Gente in Comune”, ma nei mesi scorsi ha scelto di appoggiare la coalizione del sindaco uscente.