I morti in mare e la tesi salviniana del "se la sono cercata"
È certamente un caso se nel giorno dell’approvazione del decreto sicurezza bis arriva la notizia di un naufragio nel Mediterraneo e della morte di 150 persone, tante donne e bambini, vittime dei ritardi e della mancanza di soccorsi.
È un caso ma è anche certamente la conseguenza della politica di chi ha chiuso la missione Sofia che controllava quei tratti di mare e di chi oggi con quel decreto criminalizza tutte le ONG che in questi anni hanno salvato tante vite.
È un caso ma è sparito dall’agenda il tema di come impedire che tanti disperati muoiano in mare.
Pd più forte e più unito

La relazione del segretario è stata approvata senza voti contrari e con 24 astenuti. Nel suo intervento il segretario ha evidenziato la necessità, di fronte al fallimento del progetto politico di chi oggi è al governo, di mettere in campo una proposta per il Paese costruendola non al Nazareno ma nell’incontro con l’Italia migliore e anche attraverso il confronto tra idee diverse ma con pluralismo.
Alleanza per il 40% o il futuro presidente della Repubblica sarà scelto dalla destra

Uno scenario da evitare, per il sindaco di Milano Beppe Sala. Che, dopo averlo detto in un'intervista a Repubblica, torna sul tema delle possibili, future aperture del Pd con un Movimento 5 Stelle post-Di Maio.
Una necessità, per il sindaco, per battere la Lega sovranista di Salvini: nessuna alleanza o collaborazione con l'M5s attuale, "ma bisogna riannodare i fili con quei milioni di elettori che erano dei nostri ma che hanno scelto il Movimento".
Staccare M5S da Salvini
