Un mondo diseguale

L’ascensore distributivo è bloccato come sempre (il patrimonio complessivo dei 22 Paperoni più ricchi del pianeta supera la ricchezza di tutte le donne africane), e pure quello sociale non gode di buona salute. In Italia, in un Paese dove il 30% degli occupati giovani guadagna meno di 800 euro al mese, l’influsso delle condizioni di origine si fa sentire subito dopo la conclusione del ciclo di studi: a parità di istruzione, in media il figlio di un dirigente ha un reddito netto annuo superiore del 17% rispetto al figlio di un impiegato.
Il Green Deal é un’occasione per crescita e occupazione

“È allarmante – ha spiegato Toia – constatare il livello di disinformazione e superficialità con cui viene discusso il tema nel dibattito nazionale.
Lavoriamo fino alla fine per vincere

Sono contento di essere a San Lucido a sostenere la candidatura al Consiglio Regionale della Calabria di Domenico Bevacqua perché credo che sia giusto dare un riconoscimento a chi ha lavorato in questi anni, in condizioni difficili in una terra difficile e lo ha fatto nel modo giusto, cioè guardando all’interesse dei cittadini.
Penso che la Calabria abbia un grande potenziale da tanti punti di vista: è una terra con grandi bellezze e un patrimonio culturale straordinario, che in questi anni ha saputo esportare intelligenze che sono un riferimento in molti campi.
L'attuale scenario internazionale

Intervento in Aula alla Camera dei Deputati (Video).
Signor Ministro, noi abbiamo apprezzato la sua informazione, così come abbiamo apprezzato l'impegno profuso da lei e dal Presidente Conte per interrompere la spirale bellica che in questi mesi ha martoriato sempre di più la Libia. E se oggi il conflitto vede come protagonisti contrapposti il Primo Ministro Sarraj e il generale Haftar, la realtà è che - lei lo ha ricordato - nei dieci anni che sono seguiti alla caduta di Gheddafi la Libia è divenuta terreno di mille conflitti, in un proliferare di milizie armate, in un continuo mescolarsi di alleanze, rotture, colpi di scena che hanno devastato il Paese, causando la fuga di oltre un milione di libici, grandi flussi di profughi e migranti, il blocco delle attività economiche e la drastica riduzione dell'estrazione e dell'esportazione del petrolio, che è l'unica risorsa di quel Paese.
Signor Ministro, noi abbiamo apprezzato la sua informazione, così come abbiamo apprezzato l'impegno profuso da lei e dal Presidente Conte per interrompere la spirale bellica che in questi mesi ha martoriato sempre di più la Libia. E se oggi il conflitto vede come protagonisti contrapposti il Primo Ministro Sarraj e il generale Haftar, la realtà è che - lei lo ha ricordato - nei dieci anni che sono seguiti alla caduta di Gheddafi la Libia è divenuta terreno di mille conflitti, in un proliferare di milizie armate, in un continuo mescolarsi di alleanze, rotture, colpi di scena che hanno devastato il Paese, causando la fuga di oltre un milione di libici, grandi flussi di profughi e migranti, il blocco delle attività economiche e la drastica riduzione dell'estrazione e dell'esportazione del petrolio, che è l'unica risorsa di quel Paese.