Ci sarà un bipolarismo Lega-Pd

«Se tempo fa ci avessero detto che in Emilia-Romagna una coalizione a guida sovranista avrebbe preso il 43% non ci avremmo creduto». L’introduzione di Dario Franceschini è un modo per mettere le cose in chiaro: «II risultato è stato enormemente importante. Insieme al buon governo di Stefano Bonaccini, ha pesato l’eccessiva personalizzazione della sfida fatta da Matteo Salvini: è al suo secondo errore in pochi mesi, e questo fa pensare che ne commetterà altri. Ma non vorrei che da un eccessivo pessimismo passassimo ad un eccessivo ottimismo. Perché la vittoria in Emilia-Romagna non vuol dire aver ancora vinto in Italia. Intanto abbiamo perso in Calabria. E le prossime Regionali non saranno facili: il centrodestra è molto forte e pericoloso».
Spalanchiamo il PD

I grillini si rendano conto che sbagliano a correre soli

La premessa, quando gli si chiede se avrà un ruolo negli organismi del partito, è «non parlo di me». Ma Stefano Bonaccini, il Vincitore, un consiglio per Zingaretti ce l’ha: «Ho già segnalato a Nicola l’esigenza che il Pd tenga più in considerazione la classe di giovani dirigenti nei territori, sindaci e amministratori». Ieri, dopo un sms del ministro dell’Economia Gualtieri, con la notizia dello spread calato di 20 punti dopo la sua vittoria, Bonaccini ha più di un motivo per essere soddisfatto. E dispensa un consiglio pure al premier: «Il governo amplifica spesso le differenze tra i partiti, se cominciasse ad amplificare le cose buone fatte sarebbe meglio». Per dire, «è l’unico governo che ha concordato con le Regioni 4 miliardi in più per la Sanità e nessuno lo sa. Basta parlare di liti, serve un segno unitario».
Le elezioni regionali e la questione della Giustizia

Credo che il voto di domenica sia stato importante. Abbiamo corso il rischio che gli emiliano-romagnoli fossero coinvolti dentro ad un referendum sul Governo o addirittura su Matteo Salvini.
Se si pensa che sia stato un referendum, è evidente che Matteo Salvini lo ha perso.
Preferisco dire, però, che siamo riusciti a fare una campagna elettorale ragionando sulla Regione e sul buon governo emiliano-romagnolo che è stato riconosciuto dagli elettori.