Crolla il lavoro femminile al Sud

Ogni mese di lockdown è «costato» quasi 48 miliardi di euro, il 3,1% del Pil italiano, oltre 37 dei quali «persi» al Centro-Nord (3,2% del Pil) e quasi 10 nel Mezzogiorno (2,8% del Pil). La stima della Svimez, l’associazione per lo sviluppo industriale del Mezzogiorno, è un buon punto di partenza per riassumere numeri, proiezioni e considerazioni contenute nel Rapporto annuale presentato martedì 24 novembre. Gli effetti della pandemia si tramutano in previsioni per il 2020 peggiori di quelle formulate dalla stessa Svimez a luglio: per il Pil si tratta di -9% nel Mezzogiorno, -9,8% nelle regioni del Centro-Nord, -9,6% a livello italiano. Significa per il Pil meridionale risultare a fine 2020 al di sotto del suo picco minimo del 2014 e inferiore di 15 punti percentuali rispetto al 2007 (il Centro-Nord di circa 7).
I rapporti tra Governo e opposizione

Credo che bisogna superare una serie di problemi che sicuramente ci sono stati. Trovo importantissima la volontà di Berlusconi e di Forza Italia di dare un contributo a risolvere i problemi dei cittadini in un momento difficile per il Paese, pur stando all’opposizione.
È l’appello che ha fatto il Presidente della Repubblica ed è quello che si sta facendo in tutto il mondo: maggioranza e opposizione lavorano insieme per affrontare l’emergenza.
Creiamo le condizioni.
Il Mediterraneo deve tornare sul nostro radar politico

Un quarto di secolo è passato dal momento in cui i leader del Mediterraneo si sono incontrati a Barcellona, con un rinnovato senso di speranza, per avviare un dialogo tra le due sponde, volto ad affrontare le cause profonde dei conflitti del nostro piccolo e interconnesso mare.
In questi 25 anni diverse scosse hanno colpito la nostra regione, dagli scontri politici e militari, alle crisi economiche e sanitarie, per non parlare del cambiamento climatico. Tuttavia, le ragioni che all’epoca hanno unito i nostri leader rimangono tutt’oggi valide.
Per la sanità lombarda serve riforma radicale
