Incontro su criminalità organizzata e potere economico
Ringraziando tutte le persone che hanno partecipato alla presentazione del libro “La regola. Giorno per giorno la ‘ndrangheta in Lombardia” del giornalista Giampiero Rossi (scheda del libro pdf) organizzata la sera di venerdì 23 ottobre da Associazione Democratici per Milano in collaborazione con il Gruppo PD del Consiglio di Zona 1 e con il supporto del Gruppo Legalità e Antimafia del PD Milano, all'interno di una discussione sul tema del rapporto tra "Criminalità e potere economico", siamo a segnalare che sono disponibili i video dell'incontro».
La Lega ha voluto chiudere gli occhi
Roberto Maroni e la sua maggioranza erano a conoscenza del conflitto di interessi del vicepresidente Mario Mantovani, assessore alla Salute e imprenditore nel campo della sanità: il governatore delle ramazze verdi avrebbe dovuto evitarlo.
Ne ho parlato in un'intervista a la Repubblica (file PDF)»
Per seguire l'attività di Emanuele Fiano: sito web - pagina facebook
Per una società senza mafie
In questi due anni, con la Commissione Antimafia abbiamo cercato di studiare e di capire meglio cosa sono le mafie al Nord, approfondendo le inchieste in corso. Al Nord si ha prevalentemente la ‘ndrangheta, che è molto forte e non è tanto interessata agli appalti pubblici ma mira a infiltrarsi nell’economia legale, soprattutto in Emilia, Lombardia e Piemonte perché ci sono i soldi. Gli studi che abbiamo fatto sulle mafie smentiscono il modello che tutti avevano in mente dell’uomo che arriva con la valigetta piena di soldi da riciclare nella finanza.
Maroni non ha spezzato il legame tra politica, nomine e affari
La sfiducia a Roberto Maroni è per non aver saputo spezzare il legame tra politica, nomine e affari.
All’atto del suo insediamento, nel 2013, il Presidente di Regione Lombardia sottolineava l’importanza di una discontinuità nella gestione di un sistema di gestione del sistema socio sanitario lombardo che aveva mostrato forti elementi di criticità e di tenuta della legalità.
Oggi, a poco più di 2 anni di distanza, non possiamo che riscontrare il fallimento delle promesse e il persistere di fenomeni che minano nel profondo la credibilità dell’istituzione regionale.
All’atto del suo insediamento, nel 2013, il Presidente di Regione Lombardia sottolineava l’importanza di una discontinuità nella gestione di un sistema di gestione del sistema socio sanitario lombardo che aveva mostrato forti elementi di criticità e di tenuta della legalità.
Oggi, a poco più di 2 anni di distanza, non possiamo che riscontrare il fallimento delle promesse e il persistere di fenomeni che minano nel profondo la credibilità dell’istituzione regionale.