Il Presidente del Consiglio dei Ministri è intervenuto alla Camera dei Deputati a conclusione della discussione generale sulle Riforme costituzionali.

“Il voto finale sulla riforma costituzionale è un passaggio straordinario e bisogna rendere omaggio a tutto il Parlamento, comprese le opposizioni che hanno lasciato l’Aula. È con una certa emozione che intervengo, per rendere omaggio a questo Parlamento, anche a quella parte che ha deciso di non partecipare a questo mio intervento. Nulla toglie a quello che anche loro hanno fatto, insieme alla maggioranza che ha lavorato con grande tenacia.

Il reinserimento nei ranghi del Consiglio regionale" dell'ex vicepresidente della Regione Lombardia Mario Mantovani, tornato in libertà, è un atto dovuto ma rimane un punto politico a cui Maroni non ha voluto saper dare una risposta. Il tema politico, complessivamente, rimane, non abbiamo visto atti significativi, ne' all'inizio della legislatura, ne' a oggi, che diano un segnale di discontinuità rispetto alla necessità di rendere più trasparente soprattutto il servizio sanitario regionale.

Ringrazio il Presidente e il Direttore della Rai per essere venuti in Commissione Antimafia e per aver mostrato, con ciò che hanno detto, di aver capito le obiezioni e le critiche avanzate dall’Antimafia e di chi lo ha fatto in queste ore su questo tema. La scelta di intervistare Riina, certamente, non andava ascritto al tema della libertà di stampa. Ho letto discussioni sulla legittimità o meno di intervistare Riina. Nessuno mette in discussione questo. Il punto è se il servizio pubblico può permettersi di intervistare in questo modo, in quel contenitore, il figlio di un boss come Riina.

Articolo pubblicato da Il Giorno.

Un dipendente regionale su tre è di troppo. Ne basterebbero 54.000 invece di 78.000, con un risparmio di 2 miliardi e mezzo di euro. Quando le Regioni vennero istituite nel 1970 gli obiettivi dichiarati erano: lontani da Roma minore burocrazia, decentramento per rispondere meglio alle esigenze locali, maggiore efficienza e trasparenza. Con pochissime lodevoli eccezioni si assiste al loro sostanziale fallimento istituzionale e politico. La stessa Lombardia che vanta il 23% del personale in meno della media nazionale pagato il 6% in meno ed eroga servizi mediamente superiori, sovente conquista le prime pagine per le vicende giudiziarie.