Sicurezza delle donne da tutelare

Tutelare la sicurezza delle donne, in tutti i sensi. E’ questa la parola d’ordine a cui i consiglieri del Partito democratico in Regione Lombardia tornano ad appellarsi, scrivendo al neo assessore alle Politiche per la famiglia, genitorialità e pari opportunità, Silvia Piani, sull’annosa questione riguardante la Rete dei Centri antiviolenza e le Case delle Donne della Lombardia. “Chiediamo di rivedere le decisioni prese dalla precedente Giunta e di convocare al più presto un tavolo con le referenti della Rete lombarda dei Centri antiviolenza e Case Rifugio, al fine di riaprire un confronto e consentire loro di operare al meglio”. E’ così che il consigliere Antonella Forattini spiega i contenuti della lettera che, insieme ad altri colleghi e colleghe del PD, ha firmato questa mattina.
Hanno fallito, si riaprono i giochi

«Il termine dato dal presidente Mattarella alla presidente Casellati non è ancora esaurito, ma da quanto emerge dopo i primi incontri con le delegazioni pare di capire che il tentativo si sta consumando».
Sono 40 giorni.
«Appunto. In quaranta giorni hanno prodotto davvero poco».
«Appunto. In quaranta giorni hanno prodotto davvero poco».
Diciamo niente.
«Certamente neanche un abbozzo di programma comune, non un singolo foglio scritto insieme».
«Certamente neanche un abbozzo di programma comune, non un singolo foglio scritto insieme».
Perché centrodestra e Cinquestelle non sono stati capaci di venire a capo di un’intesa?
Delenda Chartago

1) per Di Maio & C., da tempo, e in campagna elettorale con sforzi ovviamente accentuati, il partito oggi retto da Martina era il primo da 'abbattere', la loro 'delenda Chartago', urlata con sguaiatezza insopportabile.
70 anni fa le prime elezioni del Parlamento della Repubblica italiana

Il 18 aprile 1948, quattro mesi dopo l’entrata in vigore della Costituzione repubblicana, si svolsero le prime elezioni parlamentari italiane: come è noto, esse si svolsero in un clima particolarmente acceso a causa del progressivo logoramento dei rapporti fra le forze che avevano animato la Resistenza antifascista e che apparivano irrevocabilmente divise fra chi, come la Democrazia cristiana ed i suoi alleati del centro laico, si collocava nel nuovo clima bipolare della Guerra fredda dalla parte degli Stati Uniti e dei loro alleati e chi invece era suggestionato dal mito dell’ Unione sovietica, come era il caso del Partito comunista e di quello socialista (che per questo aveva scontato la scissione della sua componente riformista e socialdemocratica).