La sfida casa per casa

Nel parcheggio dello Sporting club di Panighina, frazione di Bertinoro, dove è appena arrivato per una cena elettorale, Stefano Bonaccini assiste allo scambio di battute tra i due camerieri, e finalmente ride. Ma solo per un attimo. «Non ho molto tempo».
La sua giornata è cominciata alle 8 del mattino, tribuna politica alla Rai di Bologna, per poi proseguire con la visita alle Coop di Forlì, a una azienda dolciaria di San Martino in Strada, un incontro pubblico a Galeata, senza palco o predellino, ad altezza d’uomo, una visita ai poderi Nespoli di Cusercoli e annessa inaugurazione del comitato della Valdibente a lui dedicato, qualche altra tappa che ci siamo scordati, e manca ancora il dibattito pubblico in tarda serata a Forlimpopoli.
Le regionali non cambieranno il destino del Governo

"Non è vero che si rimanda tutto. - ha affermato Franceschni - Mi fa molto ridere questo copione" nel quale si descrive una maggioranza e un Governo che "rimanda tutto".
Per la formazione dei lavoratori la norma sugli aiuti va ripensata

L'Unione Europea si trova oggi a dover affrontare sfide sociali senza precedenti. La crisi dell'ultimo decennio ha provocato effetti rilevanti: dalla disoccupazione giovanile alla creazione di situazioni di disagio e rischio povertà in molte parti d'Europa, fino alle difficoltà di gran parte dei lavoratori over 50, i quali - di fronte ai cambiamenti tecnologici degli ultimi anni - rischiano di essere espulsi dal mondo del lavoro.
L'Europa diventi protagonista

«L’ambizione della nuova Commissione europea a svolgere un ruolo internazionale è decisiva per evitare di trovarsi di fronte a fatti compiuti», come invece sta avvenendo su Iran e Libia. Lo afferma Paolo Gentiloni, commissario europeo all’Economia che dopo un mese dal suo insediamento a Bruxelles parla a tutto campo. L’ex premier e ministro degli Esteri italiano sottolinea che le politiche dei porti chiusi di Salvini hanno contribuito a far precipitare nell’instabilità Tripoli poiché hanno trascurato «il sostegno economico e umanitario» necessario alla Libia.
Inoltre spiega che l’Europa «non ha chiesto una manovra bis» all’Italia. Annuncia che nel 2020 lavorerà a una forte «spinta espansiva» che aiuti la crescita del Continente e infine chiede al governo italiano «di non vivere alla giornata», ma di concentrarsi su provvedimenti che guardano al futuro del Paese.