Viviamo settimane di preoccupazione

Ma qualcuno di voi pensa davvero che noi parlamentari lombardi, bresciani, che viviamo settimane di preoccupazione come tutti, che sentiamo quotidianamente amici, parenti, cittadini che hanno avuto a che fare con il contagio e che temono per il futuro, se solo avessimo la possibilità di ricoprire di finanziamenti e aiuti il territorio che viviamo non lo faremmo senza esitazione?
Non intendo rispondere a chi crea disinformazione, a chi lo fa ad arte sfruttando le paure e le ansie, amplificando questa condizione di isolamento utilizzando numeri a caso senza una logica, se non un’ideologia; rispondo invece a chi nella paura del momento vive davvero, perché la paura oggi è più che mai naturale purtroppo.
Proteggere le persone
Con il Decreto Cura Italia, abbiamo fatto la scelta di proteggere le persone che di fronte a questa emergenza e alla pandemia e al fatto di aver dovuto chiudere le attività, rischiano di perdere il reddito e, di conseguenza, di non essere più nelle condizioni di pagare mutui e affitti. Per cui abbiamo deciso di tutelare innanzitutto queste persone e questo si traduce con la cassa integrazione in deroga, il contributo per gli autonomi e per i professionisti, con l’idea di garantire da subito che lo Stato non lasci i cittadini da soli.
Lotta al CoViD-19

Dal 21 febbraio scorso la Lombardia continua ad essere al centro di una pandemia che sta avanzando costantemente: in poco più di quaranta giorni, infatti, il numero dei cittadini positivi al CoViD-19 ha superato le 50mila unità e il dato dei decessi - ben 8.905 alla data del 5 aprile - tocca drammaticamente il 17,6% dei contagiati.
Errore mettere i positivi al coronavirus nelle rsa

C’è un fronte caldissimo nella già complessa vicenda che riguarda la Regione Lombardia e la gestione dell’emergenza Coronavirus. Ormai da molti giorni, si susseguono notizie inquietanti rispetto ad anziani e disabili ospiti di strutture residenziali tra i quali si registra un numero elevatissimo di positivi al Coronavirus, nonché di decessi.
Benché la pandemia colpisca indistintamente tutte le fasce della popolazione, sono proprio i soggetti fragili quelli più a rischio di conseguenze infauste. Quasi il 90% dei decessi finora documentati ha riguardato over 70.