Bene Conte in Parlamento

Ottimo intervento del Presidente del Consiglio Conte, oggi alle Camere, relativamente all’informativa sul covid 19, sui provvedimenti assunti dal Governo e quelli che saranno presi nei prossimi giorni, il tutto, nella cornice dell’approvazione del Def. Certo, in questa fase drammatica, nessuno è stato immune da errori e da limiti, come ha riconosciuto lo stesso Conte.
Del resto, come ho scritto più volte, la pandemia che stiamo affrontando, ha posto a nudo, i problemi cronici del Paese, 2 tra tutti, l’asfissiante burocrazia, ed un sistema bancario che certo è solido e quindi ha tutelato il risparmio, ma che negli ultimi anni è stato più realista del re, in termini di adesione a politiche estremamente rigoriste.
Sarà un’estate di vacanze italiane

Gli italiani vogliono sapere se potranno andare in vacanza all'estero quest'estate oppure le frontiere del nostro Paese saranno chiuse in uscita e in ingresso. "Nessuno ha mai parlato di confini chiusi al turismo - spiega il ministro della Cultura, Dario Franceschini, in una intervista a "Il Messaggero" -. Temo che la fake news secondo cui le frontiere saranno chiuse fino alla fine del 2020 sia stata fatta girare ad arte, per spostare verso altri Paesi i flussi turistici. Anzi, all'opposto, anche nel consiglio dei ministri del turismo europei, che s'è svolto l'altro giorno, oltre che sul tema delle risorse abbiamo insistito sulla necessità di individuare al più presto criteri uniformi di sicurezza sanitaria, in modo da consentire spostamenti liberi infraeuropei, senza rischi per il Paese d'arrivo.
Ripartire ripensando il nostro modo di vivere

La task force del Governo ha cominciato a dare le prime indicazioni su come agire nella Fase 2 ma, qualunque cosa si decida, i Comuni hanno bisogno di tempo per adeguarsi alle scelte che verranno fatte. Stiamo andando verso un ammorbidimento del lockdown: in questa fase ripartirà soprattutto la produzione ma bisogna costruire un modo di vivere e di gestire le situazioni adeguato alla convivenza con il virus.
Il virus è ancora pericoloso, ultimamente siamo riusciti a ridurlo ma, se non si mantengono le distanze e non si riorganizza la vita in modo adeguato, il contagio riparte.
Le montagne hanno bisogno di noi

«Sin dalla adozione dei primi ed urgenti provvedimenti per fronteggiare la pandemia, il Cai e tutti i suoi Soci si sono astenuti doverosamente da qualsiasi attività in montagna, appellandosi a un senso di responsabilità personale e sociale con il motto "Le Montagne sanno aspettare"», scrive nella lettera il presidente del Cai, che sottolinea anche come, a distanza di oltre due mesi, si siano create aspettative sulla ripresa della frequentazione delle terre alte, seppur adottando le norme di sicurezza: dall'utilizzo dei dispositivi di protezione, al rispetto dei divieti di assembramento e della territorialità.