Ricordare i nostri 53 caduti in Afghanistan è un dovere nazionale

Mentre in Italia siamo alle prese con l’auspicata ultima fase della pandemia, certamente non ha avuto l’eco che avrebbe meritato nella Agenda politica e mediatica nazionale, la fine dell’Operazione Nato in Afghanistan, con il ritiro di tutte le sue truppe, compresi i militari italiani.
L’operazione militare in Afghanistan, con a capo gli Usa ed alcuni Paesi Anglosassoni ebbe inizio nel 2001, immediatamente dopo l’attacco di guerra agli Stati Uniti con gli attentati dell’11 settembre.
La causa dell’invasione dell’Afghanistan fu il rifiuto da parte del regime dei Taliban di non consegnare agli americani Bin Laden, autoproclamatosi ispiratore e mandante degli attentati che costarono più 3000 mila morti.
Si parte con la Legge Zan
«Un buon risultato visto quanto accaduto. Ora è possibile andare avanti con un iter “normale”». È soddisfatto Franco Mirabelli, capogruppo Pd in Commissione Giustizia al Senato, dove oggi il disegno di legge Zan è stato adottato come unico testo in discussione, gli altri 4 depositati sono stati disgiunti con 12 voti a favore e 9 contrari.
«Resta da solo il disegno di legge Zan approvato alla Camera dei Deputati, come è giusto che sia. Dopo 4 mesi di ostruzionismo e manovre dilatorie - dice Mirabelli all'Adnkronos - ora siamo dentro un percorso normale, quello che fanno tutti i disegni di legge. Si è aperta la discussione generale, giovedì ci saranno le audizioni e si andrà avanti finalmente. Un buon risultato».
La svolta green dipenderà da come collaboreranno finanza pubblica e privata

Una componente chiave del successo della transizione ecologica (e di tutti i provvedimenti a essa collegati contenuti nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, o Pnrr) si gioca sulle regole e caratteristiche della partnership finanziaria pubblico-privata nel finanziamento della transizione ecologica (nel gergo anglosassone blended green finance).
La partnership può assumere varie forme.
Le storiche e più tradizionali sono fondi rotativi, fondi di garanzia o agevolazioni creditizie dedicate che favoriscano erogazione di credito bancario a investimenti sostenibili (ad esempio in forme di produzione di energia rinnovabili, in introduzione nei settori industriali di impianti produttivi più efficienti dal punto di vista energetico, in nuovi prodotti di economia circolare, ecc.).
L’assalto dei giganti della logistica

Gli investitori hanno messo gli occhi su aree verdi vicine alle autostrade, ma ci sono altri siti ormai abbandonati.
Ne parla il consigliere pavese Giuseppe Villani che ha molti dubbi che tutto questo possa configurare uno sviluppo sostenibile per il territorio.
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