Milano è al primo posto in Italia per lavoro prodotto dal settore culturale

L'area metropolitana di Milano è al primo posto in Italia per incidenza sulla ricchezza e la creazione di posti di lavoro prodotti dal settore culturale, con percentuali che sfiorano il 10% rispetto al valore economico complessivo prodotto sul territorio. Lo indica il rapporto 2021 "Io sono cultura" a cura di Fondazione Symbola e Unioncamere.
Lo stesso rapporto sottolinea il rapporto stretto tra cultura e attrattività turistica e tra investimenti nel settore e rilancio dell'industria manifatturiera, stimolata nelle componenti delle produzioni artigianali, delle competenze creative e dell'unicità del Made in Italy.
Il Supersalone del Mobile si presenta

Il primo impatto è stato disorientante. Dopo la presentazione di un "Supersalone" che puntava sull'esposizione a moduli, in verticale, in forma di mostra abolendo la divisione tradizionale in stand, i dubbi delle aziende erano molti. Poi, capita la sfida, sono arrivate le adesione. Che, al di là dei numeri, raccontano la voglia di ripartire e la capacità di rimettersi in gioco di un settore che della creatività ha fatto un mestiere. "Purtroppo non siamo riusciti a ingaggiare le piccole aziende soprattutto per una questione di tempo, ma i grandi marchi ci sono tutti. Abbiamo l'adesione di 423 brand, pari al 30 per cento di un'edizione normale" spiega Maria Porro, neo presidente del Salone del Mobile.
Il Comune di Milano sostiene i teatri penalizzati dalla pandemia

Il Comune di Milano sostiene i teatri colpiti dalla crisi dovuta al Covid attraverso la modifica dei criteri per accedere ai contributi. La Giunta ha infatti approvato alcune modifiche alla delibera del 2019 che si fonda sulla misurazione di parametri oggettivi conseguiti dai teatri nell'anno precedente, l'anno di competenza dell'erogazione del contributo, e su una valutazione qualitativa delle attività svolte, formulata da una commissione di esperti.
La delibera è stata modificata in modo da confermare il 75-80% (a seconda della tipologia di teatro) del valore del contributo previsto nella annualità precedente, e assegnare solo il restante 25-20% in base all'attività effettivamente svolta nei pochi mesi del 2020 in cui ne è stato possibile lo svolgimento, sulla base della valutazione della Commissione di esperti formulata a seguito di un report presentato dai teatri stessi.
Milano, quanto mi costi

La tazzina di caffè, uno dei più classici termometri del carovita, al prezzo di un euro è ormai merce rara, non solo nel centro di Milano. Da 1.10 fino a 2 euro con il servizio al tavolo, senza considerare i locali più glamour. Fino a 15 euro per una pausa pranzo in zona Palazzo di giustizia: piatto unico, acqua e caffè. E il carrello della spesa sempre più difficile da riempire dopo che la crisi economica innescata dalla pandemia ha limato le buste paga, mentre il costo dell’energia elettrica e della benzina arriva a livelli record. Il carovita a Milano è rappresentato da una curva che da settembre dell’anno scorso è in costante salita ed è andata ben oltre i livelli del 2019.