Emilia Grazia De Biasi: passione, dialogo, etica della responsabilità
Ringrazio il Partito Democratico e la Fondazione Nilde Iotti.
Credo che lo dovessimo ad Emilia De Biasi un appuntamento come questo. Credo, infatti, che sia giusto ricordare Emilia De Biasi in Senato, dove ha lavorato gli ultimi cinque anni, in una sede prestigiosa - forse una delle più prestigiose - perché credo che lo meriti.
Con Emilia De Biasi ho fatto una lunghissima strada politica, a partire dal Consiglio Comunale di Milano fino al Senato. Ricordare Emilia De Biasi non è semplicissimo.
La riforma non risolve i problemi della sanità

Dopo 16 giorni di lavori in aula e quasi 1.800 tra emendamenti e ordini del giorno, la maggioranza di Centrodestra ha approvato a fine novembre la riforma della Sanità lombarda, varata in via sperimentale nel 2015 dalla giunta Maroni, bocciata dall’Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) e travolta dalla pandemia l’anno scorso. Nessuno degli emendamenti presentati dall’opposizione è stato accolto e, di fatto, il dibattito in aula non c’è stato.
«Di fatto l’assetto della sanità lombarda non cambia e questo per noi è un peccato mortale», ha affermato Carlo Borghetti, vicepresidente del Consiglio regionale membro della Commissione Sanità.
25 anni fa moriva don Giuseppe Dossetti

A venticinque anni dalla sua scomparsa, avvenuta il 15 dicembre del 1996, la figura di Dossetti è ancora oggetto di controversia sia a livello politico che ecclesiale, sebbene egli personalmente detestasse entrare in discussioni troppo aspre, e tendesse semmai a ritrarsi, a praticare l’arte del nascondimento salvo quando avvertiva come dovere morale ed insieme religioso esprimere il suo parere. Nella sua vita pubblica ed in quella religiosa a lui toccò la singolare sorte di essere, nel giro di due decenni, magna pars del dibattito costituente e poi di quello conciliare, ricoprendo volta a volta il ruolo di dirigente politico, di capocorrente, di amministratore, di consulente di cardinali e di Pontefici ed infine di animatore di una resistenza etica prima ancora che politica allo smantellamento dei valori fondativi della nostra democrazia, sempre e comunque anelando di tornare ai suoi studi e alla vita monastica che aveva scelto dando vita ad una comunità di fratelli e sorelle piccola ma significativa.
Ecco perché quegli strani odori

“Sull’indagine della Magistratura, nella quale abbiamo piena fiducia, non intendiamo certo entrare, né pensiamo di poterci sostituire ai giudici. Anzi, attendiamo gli sviluppi - prosegue Villani -. Ma che il sistema di spandimento dei fanghi in agricoltura in provincia di Pavia e non solo, non funzionasse, avvenisse in modo selvaggio e che i controlli siano difficoltosi sono dati di fatto. C’è da chiedersi come mai questo territorio, insieme a buona parte della Lombardia, sia abbandonato a se stesso, così come avvenuto per la terra dei fuochi, come se esistesse una decisione in questo senso da parte di qualche ‘potentato’”.