La chiave vincente per un futuro verde e produttivo dell’UE
Articolo di Patrizia Toia.
Nella sessione plenaria di giugno del Parlamento europeo le norme del pacchetto “Fit for 55” proposte dalla Commissione per raggiungere gli obiettivi del Green Deal sono arrivate al voto, creando non poche polemiche, dentro e fuori l'aula, tra chi vuole obiettivi ambientali ambiziosi e chi teme le ricadute negative sul tessuto industriale ed economico. Due visioni del cambiamento ugualmente legittime e motivate ma che spesso, a mio parere, partono dalla una premessa completamente sbagliata e quasi sempre accettata acriticamente come un fatto da entrambe le fazioni: bisogna scegliere tra ambiente ed economia, tra transizione ecologica e occupazione.
Nella sessione plenaria di giugno del Parlamento europeo le norme del pacchetto “Fit for 55” proposte dalla Commissione per raggiungere gli obiettivi del Green Deal sono arrivate al voto, creando non poche polemiche, dentro e fuori l'aula, tra chi vuole obiettivi ambientali ambiziosi e chi teme le ricadute negative sul tessuto industriale ed economico. Due visioni del cambiamento ugualmente legittime e motivate ma che spesso, a mio parere, partono dalla una premessa completamente sbagliata e quasi sempre accettata acriticamente come un fatto da entrambe le fazioni: bisogna scegliere tra ambiente ed economia, tra transizione ecologica e occupazione.
La via cooperativa alla rigenerazione
Intervento di Franco Mirabelli all'assemblea nazionale di Confcooperative (video)
È un piacere essere all’Assemblea Nazionale di Confcooperative ed è anche l’occasione per ringraziare la cooperazione dei contributi e degli stimoli continui che fa arrivare alla politica su questioni decisive, come quella dell’abitare.
Credo che Alessandro Maggioni abbia fatto una bella relazione; lo dico da persona che politicamente si occupa delle questioni dell’abitare da tanto ma lo dico anche da cooperatore, perché mi pare che la questione fondamentale sia quella di recuperare il ruolo sociale delle cooperative, in una fase difficile per il Paese e per le persone e in cui le cooperative devono avere le capacità che le ha fatte nascere, di svolgere un ruolo positivo per superare le diseguaglianze, creare le opportunità che rendano più semplice trovare risposte ai propri bisogni a chi è più svantaggiato.
È un piacere essere all’Assemblea Nazionale di Confcooperative ed è anche l’occasione per ringraziare la cooperazione dei contributi e degli stimoli continui che fa arrivare alla politica su questioni decisive, come quella dell’abitare.
Credo che Alessandro Maggioni abbia fatto una bella relazione; lo dico da persona che politicamente si occupa delle questioni dell’abitare da tanto ma lo dico anche da cooperatore, perché mi pare che la questione fondamentale sia quella di recuperare il ruolo sociale delle cooperative, in una fase difficile per il Paese e per le persone e in cui le cooperative devono avere le capacità che le ha fatte nascere, di svolgere un ruolo positivo per superare le diseguaglianze, creare le opportunità che rendano più semplice trovare risposte ai propri bisogni a chi è più svantaggiato.
Ucraina, l'Europa è messa alla prova
Articolo di Piero Fassino pubblicato da La Nuova Sardegna.
Dalla missione Draghi-Macron-Scholz a Kiev sono venuti messaggi che segnano un salto di qualità nell’impegno europeo per la difesa dell’Ucraina. La missione ha ulteriormente consolidato il pieno sostegno europeo alla strenua difesa con cui gli ucraini stanno contrastando l’offensiva russa, diventata nelle ultime settimane ancor più aggressiva.
Non c’è in quella scelta alcuna forma di bellicismo, ma la duplice consapevolezza che gli ucraini stanno combattendo per la loro - e la nostra - libertà e che soltanto impedendo alle truppe di Mosca di sfondare si potrà giungere a un cessate il fuoco e all’avvio di un negoziato.
Dalla missione Draghi-Macron-Scholz a Kiev sono venuti messaggi che segnano un salto di qualità nell’impegno europeo per la difesa dell’Ucraina. La missione ha ulteriormente consolidato il pieno sostegno europeo alla strenua difesa con cui gli ucraini stanno contrastando l’offensiva russa, diventata nelle ultime settimane ancor più aggressiva.
Non c’è in quella scelta alcuna forma di bellicismo, ma la duplice consapevolezza che gli ucraini stanno combattendo per la loro - e la nostra - libertà e che soltanto impedendo alle truppe di Mosca di sfondare si potrà giungere a un cessate il fuoco e all’avvio di un negoziato.
Unità spinali: una legge importante
“Mi ha fatto molto piacere che il presidente Fontana abbia ricordato che il 22 giugno la mia proposta di legge sulle unità spinali sarà affrontata dalla Commissione Sanità del consiglio regionale. Significa che anche la sua Giunta ne ha valutato e capito l’importanza”, commenta soddisfatto Carlo Borghetti, consigliere regionale del Pd e vicepresidente d’Aula, le parole del governatore, stamattina, all’evento organizzato dall’ospedale Niguarda sui ‘Vent’anni di cure, storie e progetti dell’Unità spinale unipolare Niguarda’.
“Soprattutto significa che anche Regione ha compreso che, rispetto a vent’anni fa, sono cambiati parecchi aspetti nella cura e nell’assistenza delle persone politraumatizzate – continua Borghetti –. In particolare, i pazienti hanno bisogno di un servizio post ospedaliero organizzato e capillare, perché è necessario garantire a queste persone una cura costante della loro cronicità”.
“Soprattutto significa che anche Regione ha compreso che, rispetto a vent’anni fa, sono cambiati parecchi aspetti nella cura e nell’assistenza delle persone politraumatizzate – continua Borghetti –. In particolare, i pazienti hanno bisogno di un servizio post ospedaliero organizzato e capillare, perché è necessario garantire a queste persone una cura costante della loro cronicità”.