Giusto essere in piazza per la pace
Intervista di Avvenire a Enrico Letta.
«È stato giusto esserci anche a costo di subire piccole contestazioni. Sono molto contento di essere andato personalmente, contento che c’era tanto Pd, contento di come è andata, perché è stata una grande manifestazione con parole giuste, soprattutto negli interventi che hanno concluso (quelli di Riccardi, di don Ciotti e di Landini), tre interventi forti con messaggi forti e una piazza in cui anche le nostre ragioni avevano cittadinanza». Il segretario del Pd Enrico Letta è appena rientrato da piazza San Giovanni con un sorriso sicuro.
«È stato giusto esserci anche a costo di subire piccole contestazioni. Sono molto contento di essere andato personalmente, contento che c’era tanto Pd, contento di come è andata, perché è stata una grande manifestazione con parole giuste, soprattutto negli interventi che hanno concluso (quelli di Riccardi, di don Ciotti e di Landini), tre interventi forti con messaggi forti e una piazza in cui anche le nostre ragioni avevano cittadinanza». Il segretario del Pd Enrico Letta è appena rientrato da piazza San Giovanni con un sorriso sicuro.
Sul tetto ai contanti si giudichi il contrasto alle mafie del Governo
Articolo di Franco Mirabelli.
Il Presidente del Consiglio nella conferenza stampa di ieri, illustrando il provvedimento assunto dal Consiglio dei Ministri sull’ergastolo ostativo, ha di nuovo rispolverato la storia della lotta alla mafia come priorità del suo Governo.
La norma sull’ergastolo ostativo semplicemente recepisce una sentenza della Corte Costituzionale e riprende il testo approvato alla Camera dei Deputati nella scorsa Legislatura.
Il Presidente del Consiglio nella conferenza stampa di ieri, illustrando il provvedimento assunto dal Consiglio dei Ministri sull’ergastolo ostativo, ha di nuovo rispolverato la storia della lotta alla mafia come priorità del suo Governo.
La norma sull’ergastolo ostativo semplicemente recepisce una sentenza della Corte Costituzionale e riprende il testo approvato alla Camera dei Deputati nella scorsa Legislatura.
Liberi insieme dalla guerra
Articolo di Matteo Zuppi pubblicato da Avvenire.
Cara amica e caro amico, sono contento che ti metti in marcia per la pace. Qualunque sia la tua età e condizione, permettimi di darti del “tu”. Le guerre iniziano sempre perché non si riesce più a parlarsi in modo amichevole tra le persone, come accadde ai fratelli di Giuseppe che provavano invidia verso uno di loro, Giuseppe, invece di gustare la gioia di averlo come fratello. Così Caino vide nel fratello Abele solo un nemico.
Cara amica e caro amico, sono contento che ti metti in marcia per la pace. Qualunque sia la tua età e condizione, permettimi di darti del “tu”. Le guerre iniziano sempre perché non si riesce più a parlarsi in modo amichevole tra le persone, come accadde ai fratelli di Giuseppe che provavano invidia verso uno di loro, Giuseppe, invece di gustare la gioia di averlo come fratello. Così Caino vide nel fratello Abele solo un nemico.
Non serve essere più duri con i detenuti
Rispettare la Carta per ridurre le recidive. Consentire il lavoro fuori dai penitenziari", sono queste le misure necessarie secondo Don Gino Rigoldi, il cappellano del carcere minorile Beccaria di Milano, intervistato da Repubblica (file PDF).