"Il Parlamento europeo è pronto a discutere qualsiasi proposta che aiuterà ad accelerare il processo di vaccinazione a livello globale".
Lo scrive su Twitter il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli.
"In questi tempi eccezionali, dobbiamo assicurarci che i brevetti e le licenze lavorino per proteggere gli interessi di tutti", sottolinea.

Il Ministro della Cultura, Dario Franceschini, ha incontrato questa mattina in videoconferenza la Ministra della Cultura e della Gioventù degli Emirati Arabi Uniti, Noura Al Kaabi.
Nel corso del cordiale colloquio, il Ministro Franceschini ha ringraziato la collega Al Kaabi per l’attenzione dedicata allo svelamento della copia digitale del David a Dubai, avvenuto lo scorso 27 aprile alla presenza del Ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio, e del Sindaco di Firenze, Dario Nardella.
“L’opera - ha sottolineato il Ministro Franceschini - rappresenterà il nostro Paese nel contesto del Padiglione Italia a Expo Dubai, illustrando al meglio le potenzialità dell’incontro fra arte e tecnologia. La cultura sarà pertanto al centro della partecipazione italiana all’Esposizione Universale, in perfetta sintonia e continuità con la decisione di tenere a luglio il G20 Cultura a Roma”.

“Il tema di portare il ddl Zan direttamente in Aula si porrà sicuramente nel momento in cui proseguisse l’atteggiamento ostruzionistico della Lega e del presidente della Commissione Giustizia, Ostellari. Concorderemo con le altre forze politiche che sostengono il ddl i prossimi passaggi, senza escludere il confronto in Commissione. Per noi l’obiettivo resta quello della rapida approvazione del ddl Zan e in questa direzione continueremo a lavorare, facendo tutto il possibile”.
Lo dice il senatore Franco Mirabelli, capogruppo del Pd nella Commissione Giustizia.

"Bisogna garantire insieme il rispetto delle elementari norme costituzionali sulla funzione della pena e garantire che le persone condannate per mafia non rientrino in rapporto con le organizzazioni di origine. Oggi la Corte Costituzionale ci dice che l'ergastolo ostativo non può impedire a una persona in generale di fruire di permessi e altri benefici, anche della libertà condizionata, ponendo come unica condizione la collaborazione. Questo significa non riconoscere nessun tipo di percorso che la persona condannata all'ergastolo possa aver fatto. La Corte Costituzionale pone una questione giusta, dice che l'ergastolo ostativo così com'è è incostituzionale, ma dice anche che spetta al parlamento costruire una legge che metta in campo diversi condizioni a cui bisogna sottostare per avere i benefici, non può esserci soltanto la collaborazione". Lo dice a Radio Immagina, la web Radio del Partito democratico, il senatore Franco Mirabelli, capogruppo Pd in Commissione Giustizia a Palazzo Madama.