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No al rincaro dei biglietti

Scritto da Arianna Censi.

Articolo di Arianna Censi.

Ieri in assemblea dell’agenzia del TPL abbiamo ottenuto un buonissimo risultato con il voto all’unanimità sul no agli aumenti.
La delibera di Regione Lombardia che obbliga le agenzie del Trasporto Pubblico Locale ad aumentare i prezzi dei biglietti per adeguarli all’ISTAT è arrivata anche quest’anno e avrebbe causato un aumento di 10 cent €.
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Il lavoro povero esiste

Scritto da Elly Schlein.

"Dicevate di essere pronti ma non vi vediamo pronti. Se votate questa sospensiva, voltate le spalle a 3,5 milioni di lavoratori poveri. Non ci stiamo. Se ci fosse la volontà politica di questa maggioranza, ci sarebbe stato tutto il tempo di approvare già oggi insieme questa proposta. Siamo aperti al dialogo sul merito ma non alle prese in giro ai rinvii sine die, oggi che l'inflazione morde forte alle caviglie delle famiglie e non basta intervenire sul cuneo fiscale. Nel mettervi seduti, vi è caduta la maschera". Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, intervenendo alla Camera durante il dibattito sulla sospensiva della proposta di legge sul salario minimo.

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Approvato il bilancio di Città Metropolitana

Scritto da Dario Veneroni.

Articolo di Dario Veneroni.

E’ stato approvato, nella seduta consiliare di lunedì 31 luglio, il bilancio 2023-2025 della Città metropolitana di Milano, dopo l’adozione, avvenuta in aula il 26 luglio, e il passaggio in Conferenza metropolitana, giovedì 27 luglio, per il parere dei Comuni.
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Non solo Niger

Scritto da Piero Fassino.

Intervista di Formiche a Piero Fassino.

Se l’Ue non sarà punto di riferimento per l’Africa, saranno altri player a farsi largo in un’area dove abitano circa un miliardo e mezzo di persone, che diventeranno 4 entro la fine del secolo. Lo dice a Formiche.net Piero Fassino, già ministro degli Esteri e della Giustizia, presidente della commissione Esteri della Camera dei deputati nella XVII legislatura e ora vicepresidente della commissione Difesa, che ragiona sulle conseguenze dirette e indirette della crisi in Niger, nella consapevolezza che l’Ue non può più sottovalutare un quadrante altamente sensibile come questo.