Milano corre verso il cielo
L’ultimo ad arrivare sarà il grattacielo Unipol a Porta Nuova, griffato Mario Cucinella: 23 piani, 100 metri d’altezza, una serra-giardino panoramica in cima. I lavori sono appena iniziati e finiranno nel ’19, quando il gioiellino si affiancherà all’Unicredit Pavilion e alla nuova sede di Coima SGR, la società di Manfredi Catella che ha sviluppato il progetto dell’area. Anche in questo caso, progetto di Cucinella.
Riforme e incentivi per ridare un futuro ai Millennials
La piramide rovesciata! I Questa è l’immagine che, più di tutte, sintetizza la progressiva disuguaglianza generazionale del nostro Paese. Secondo Eurostat, emigrazione zero, l’età media degli italiani salirà dai 44,8 anni del 2015 ai 528 del 205o fino ai 53,2 del 2080. A incidere sono il c alo progressivo delle nascite e l’aumento dell’aspettativa di vita. Se teniamo conto dei flussi migratori restiamo al di sotto dei 5o anni: 44,7 nel 2015, 47,8 nel 2050 e 48,9 del 2080.
Noi e la Turchia che non si piega
Con il 51% dei voti Recep Tayyip Erdogan ha ottenuto la riforma costituzionale che trasforma la Turchia in una Repubblica presidenziale.
Anzi “iperpresidenziale”: il Presidente infatti assorbirà la funzione di primo ministro, potrà governare per decreti, nominerà i giudici costituzionali (12 su 15), i capi delle forze armate, i vertici della magistratura e della pubblica amministrazione, i rettori delle università.
Anzi “iperpresidenziale”: il Presidente infatti assorbirà la funzione di primo ministro, potrà governare per decreti, nominerà i giudici costituzionali (12 su 15), i capi delle forze armate, i vertici della magistratura e della pubblica amministrazione, i rettori delle università.
Difesa della democrazia e le formule di governo
Il gioco politico ha stiracchiato da più parti quel che ho cercato di dire a Il Foglio la settimana scorsa. E’ utile precisare due punti rilevanti. Primo: nessuno può dire quale sarà lo schieramento che governerà l’Italia la prossima legislatura, né quali saranno le alleanze possibili. Non conosciamo la legge elettorale con cui andremo a votare né, tantomeno, quale sarà la consistenza di ciascuna delle forze in campo. L’ideale sarebbe una legge elettorale che prevedesse i collegi uninominali e un ragionevole premio di governabilità per chi vince.