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Scuola, sviluppo e moda

Scritto da Arianna Censi.

Arianna CensiArticolo pubblicato sul mensile "Cooperazione & Solidarietà" di DeltaEcopolis.

Lo scorso 27 aprile Palazzo Isimbardi, sede della Città metropolitana di Milano, è stato teatro della giornata conclusiva di un progetto Erasmus imperniato sullo scambio di conoscenze ed esperienze tra tre istituti superiori europei: uno francese, uno ceco e uno, ovviamente, italiano; il Caterina da Siena di Milano. È stata così organizzata una sfilata di moda dalle tre scuole, che ha visto i ragazzi impegnanti nei panni di stilisti, sarti, truccatori e modelle.
È stata una giornata bella e stimolante, dove vedere all’opera la voglia di fare dei ragazzi ha riempito l’animo di speranza e di gioia per il futuro.
Tuttavia, questa giornata offre, a chi vuole vedere, anche l’occasione per una riflessione sul ruolo della Città metropolitana nel campo dell’educazione scolastica, dello sviluppo economico e dei rapporti con le realtà europee.
Come si sa, la principale competenza in materia scolastica della Città metropolitana è la manutenzione degli edifici delle scuole secondarie superiori; ma anche promuovere lo sviluppo economico e sociale è una delle competenze dell’Ente.
E così questa manifestazione ha dimostrato, vorrei dire plasticamente, che oltre alla manutenzione degli edifici, la Città metropolitana può fare anche di più per gli studenti delle scuole superiori: può cioè offrire loro l’opportunità e il sostegno necessario al successo delle loro iniziative, anche attraverso l’offerta della giusta cornice scenica. Infatti lo sviluppo del territorio, non solo quello economico ma anche quello sociale, a volte sottostimato, passa dalle occasioni di scambio e di confronto. Oggi più che mai i nostri giovani ne hanno la necessità: vedere, banalmente, quello che succede altrove e mostrare agli altri quello che succede qui non solo aumenta la conoscenza, ma aumenta l’esperienza e quindi la competenza.
Aprirsi agli altri, confrontarsi, capire le differenze, scorgere le somiglianze, arricchisce e rende migliori. Ci prepara ad affrontare meglio il futuro.
Di più, quando si ragiona di contatti, di rapporti con l’Europa, in termini di cittadinanza e di appartenenza alla casa comune europea, allora anche qui, plasticamente, si vede come la Città metropolitana, in quanto ente di area vasta che raccoglie in sé un’ampiezza territoriale superiore al singolo comune, può portare un valore aggiunto ai progetti dei singoli, aggregandoli ad altri, e spingendoli in un campo allargato dove fare sistema è, semplicemente, scusate il gioco di parole, più semplice.

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