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Per il Consiglio Regionale è auspicabile una vera autonomia finanziaria

Scritto da Sara Valmaggi.

Sara Valmaggi Approvato il bilancio consuntivo del Consiglio regionale, l’ultimo di questa legislatura.
Il voto è stato favorevole in quanto questa legislatura è stata segnata positivamente dal contenimento della spesa raggiunta grazie a scelte autonome del Consiglio: la spesa a carico di ogni cittadino per il Consiglio è passata dai 2,76 euro del 2013 ai 2,46 del 2016.
I vitalizi, (peraltro aboliti dalla scorsa legislatura) grazie al contributo di solidarietà del 10 % richiesto agli ex consiglieri sono passati dai 7, 4 milioni di euro del 2012 ai 6,4 milioni di euro del 2016.

I contributi ai gruppi sono passati dai 3,7 milioni del 2012 ai 500 mila euro del 2016. La spesa per le indennità dei consiglieri è passata dai 16 milioni e 250 mila del 2012 a meno di 12 milioni del 2016.
A incidere sul contenimento della spesa è stata anche la normativa nazionale che ha ridotto gli emolumenti dei consiglieri e ha imposto vincoli di finanza pubblica che hanno portato alla riduzione delle spese per studi, consulenze, missioni, relazioni pubbliche e convegni. A questo proposito è importante sottolineare che le spese sostenute dal Consiglio sono solo il 40% del limite massimo previsto dalla normativa nazionale.
Il mio auspicio per la prossima legislatura è che sia raggiunta una vera autonomia patrimoniale e finanziaria dalla giunta. Per questo sosterrò qualsiasi proposta che vada in questa direzione. L’essenziale è che ci sia un’autonomia effettiva, che è possibile raggiungere solo avendo entrate autonome, non trasferite dalla giunta. Non servono progetti che ricalcano regolamenti già esistenti.
Il mio augurio per la prossima legislatura è che, qualunque sarà la sede del Consiglio regionale, anche nel caso fosse un edificio diverso dall’attuale per il trasferimento dell’Ema, sia di proprietà del Consiglio.

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