Quello che è successo sulla legge elettorale
Si può essere in disaccordo, anche tra alleati, momentanei o meno, odiarsi, oppure fare battaglia all'interno del proprio stesso partito, ma ciò che è scritto nei verbali non può essere cambiato dalle opinioni.
Ho partecipato in questi giorni ad ogni singola fase della costruzione della Legge Elettorale, con pazienza insieme ad Ettore Rosato, anzi sopratutto per opera sua, abbiamo incontrato i partecipanti di questo patto, stabilito un testo condiviso, lavorato pubblicamente in commissione per smussare ogni differenza, riformulare ogni emendamento non condiviso, accantonare i temi più difficili per non fare esplodere la condivisione.
M5S inaffidabile
Quello che è avvenuto oggi è un fatto politico: mi pare evidente che c’è un gruppo parlamentare che ha fatto un accordo con gli altri grandi gruppi per portare avanti una legge elettorale e ha dimostrato di essere inaffidabile, di non reggere le tensioni interne e di non saper stare nelle istituzioni.
Quando un intero gruppo vota in modo diverso da come si è concordato, su un tema che non è secondario perché riguarda le autonomie e una parte del territorio italiano, si assume una responsabilità gravissima e deve prendersi la responsabilità di aver fatto saltare l’accordo che si era faticosamente costruito rinunciando ognuno a qualcosa.
Pessima conclusione del tentativo di dare una legge elettorale al Paese
Quella di oggi è stata una pessima conclusione di un tentativo di dare una buona legge elettorale al Paese. Sicuramente la legge elettorale non è una priorità per gli italiani ma va fatta e le regole del gioco vanno scritte insieme e a questo punto c’è anche la necessità di fare in fretta perché ormai la legislatura sta volgendo al termine.
Dopo il referendum del 4 dicembre, è innegabile che questa legislatura abbia perso molto del suo significato perché era nata come una legislatura costituente.
No ad atti irresponsabili
Onorevole, vi sentite traditi da Grillo e compagni?
«Io continuo a pensare che lo sforzo che è stato fatto, e rispetto al quale il Pd ha rinunciato a parte delle proprie posizioni per favorire un accordo ampio, possa reggere. Spero che non vi siano atti di irresponsabilità da parte di chi ha votato il testo in commissione e mi auguro che continui a votarlo in aula».
Renzi rischia di bruciarsi con il M5S, come accadde a Bersani nel 2013?
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