Lo Stato è attrezzato per combattere le mafie
Intervento di Franco Mirabelli a Radio Lombardia.
L’inchiesta di oggi è la conclusione di un lavoro importante fatto dalla Guardia di Finanza e dalla Procura di Palermo che ha svelato quello che molte volte abbiamo detto, cioè che la criminalità organizzata – in questo caso la mafia – si sono insediate a Milano e in Lombardia e si sono insediate dentro all’economia legale: hanno acquisito imprese, ristoranti, luoghi commerciali, riciclando denaro proveniente da reati, come droga, usura o pizzo.
L’inchiesta di oggi è la conclusione di un lavoro importante fatto dalla Guardia di Finanza e dalla Procura di Palermo che ha svelato quello che molte volte abbiamo detto, cioè che la criminalità organizzata – in questo caso la mafia – si sono insediate a Milano e in Lombardia e si sono insediate dentro all’economia legale: hanno acquisito imprese, ristoranti, luoghi commerciali, riciclando denaro proveniente da reati, come droga, usura o pizzo.
Piani di intervento per la disabilità: la Regione deve fare presto e bene
Intervento di Carlo Borghetti.
La drammatica emergenza che dalla fine dello scorso febbraio ha investito la Regione, ha portato a notevoli difficoltà nella gestione dei servizi sociosanitari per persone con disabilità, sia dei servizi residenziali (quali le RSD e le CSS), sia delle attività domiciliari, riabilitative e semiresidenziali (quali ad esempio ADI, CDD...), interrotte per la difficoltà nel far rispettare le regole di distanziamento sociale, e rimaste senza dispositivi di protezione individuale non forniti dalla Regione. Per la gestione della fase 2 dell’emergenza il gruppo del Pd ha depositato oggi in Aula una mozione urgente, a prima firma del vice Presidente del Consiglio regionale, Carlo Borghetti, per chiedere una rapida stesura da parte della Regione dei Piani di Intervento per la ripresa dei servizi per la disabilità previsti dall’art.8 del DPCM 26 aprile 2020.
La drammatica emergenza che dalla fine dello scorso febbraio ha investito la Regione, ha portato a notevoli difficoltà nella gestione dei servizi sociosanitari per persone con disabilità, sia dei servizi residenziali (quali le RSD e le CSS), sia delle attività domiciliari, riabilitative e semiresidenziali (quali ad esempio ADI, CDD...), interrotte per la difficoltà nel far rispettare le regole di distanziamento sociale, e rimaste senza dispositivi di protezione individuale non forniti dalla Regione. Per la gestione della fase 2 dell’emergenza il gruppo del Pd ha depositato oggi in Aula una mozione urgente, a prima firma del vice Presidente del Consiglio regionale, Carlo Borghetti, per chiedere una rapida stesura da parte della Regione dei Piani di Intervento per la ripresa dei servizi per la disabilità previsti dall’art.8 del DPCM 26 aprile 2020.
La paura ci incattivisce, va superata l'incertezza
La comunicazione utilizzata durante l'epidemia di coronavirus ha alimentato un meccanismo di paura, un "clima sospeso" che ha determinato un "accentramento di potere". Seguirà, alla paura del contagio, la paura della fame. Occorre una rinnovata percezione individuale per superare una incertezza che "non puo' accompagnarci per sempre". Sono parole del presidente e fondatore del Censis, Giuseppe De Rita, in una intervista al quotidiano Il Mattino. La comunicazione usata nell'emergenza ha favorito la paura: "Ne sono convinto. E' un meccanismo non casuale, ma scelto. Se alimento sempre più paura, la gente - osserva De Rita - fa come dico io. Ma è un meccanismo non solo italiano, viene usato in Inghilterra e in altri Paesi. Una comunicazione che crea un tempo sospeso, in cui nessuno dice con precisione cosa avverrà. E questo non può che accrescere la paura.
Auguri agli infermieri
Messaggio di Emilia De Biasi.
La professione infermieristica è cambiata nel tempo assieme e dentro il cambiamento della medicina, oggi costituita da una pluralità di professionisti e dalla capacità di lavorare in squadra, in favore del paziente.
Ma a questo ruolo innovativo per gli infermieri non corrisponde ancora la piena valorizzazione nel servizio sanitario nazionale e in quelli regionali: il numero di infermieri è decisamente inferiore al fabbisogno, la loro retribuzione al di sotto della quantità e qualità del loro lavoro.
La professione infermieristica è cambiata nel tempo assieme e dentro il cambiamento della medicina, oggi costituita da una pluralità di professionisti e dalla capacità di lavorare in squadra, in favore del paziente.
Ma a questo ruolo innovativo per gli infermieri non corrisponde ancora la piena valorizzazione nel servizio sanitario nazionale e in quelli regionali: il numero di infermieri è decisamente inferiore al fabbisogno, la loro retribuzione al di sotto della quantità e qualità del loro lavoro.