Avanti tutta!

Articolo pubblicato da Rolling Stone.
L’ufficio è a posto! C’è persino una pianta! I quadri sono belli.

Manca un po’ di colore, il tono è da gelato tutta crema, ma rispetto all’inizio non c’è storia. Lavorare in un ambiente gradevole aiuta a lavorare bene. Che banalità, ma quanto disattesa nei luoghi di lavoro pubblici e privati! Chissà perché l’Italia, che col Made in Italy è maestra di qualità per il mondo intero, non si occupa minimamente della qualità della vita dei propri lavoratori e lavoratrici, studenti e studentesse, bambini e bambine.

L’aula del Senato è sempre severa, ma più umana: si capisce che il lavoro è a pieno regime. Lo si vede dalla mescolanza dei senatori, dai capannelli misti di maggioranza e opposizione e da qualche temerario che osa persino sedersi nei banchi della parte avversa per parlare con un collega. È il famoso effetto “delle formichine operose”, che vanno e vengono, chiacchierano, portano carte dappertutto, votano. Decidono.

Anche se i soldi sono pochini e devono servire a risolvere un mucchio di problemi: i debiti della Pubblica Amministrazione verso le imprese, le emergenze ambientali, le conseguenze dei terremoti in Abruzzo e in Emilia, il dramma del Porto di Genova, l’Expo 2015 di Milano, giusto per rendere l’idea.

E poi servono tanti soldi per dare lavoro a quel 40% di giovani disoccupato, inoccupato, sottoccupato, o nel tunnel del lavoro nero.

Urgentissimo e sottovalutato per troppo tempo, è il tema dell’oggi. Il problema è trovare i finanziamenti senza alzare le tasse, già a livelli altissimi, convincere l’Europa a smollarsi un pochino e le banche a fare la loro parte, perché bisogna pure che la moneta ricominci a girare, per investimenti e consumi. Insomma un bel rompicapo per il governo di emergenza, o di servizio, o temporaneo, o di larghe intese… Insomma quel governo che deve, sottolineo deve, iniziare a risolvere le magagne del Paese e, già che c’è, fare la nuova legge elettorale, diminuire il numero dei parlamentari… tanto per cominciare!

Mi scopro troppo disciplinata. Urge qualche trasgressione. Non me ne viene in mente nessuna. Non sarò mica diventata una vera senatrice?