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Cultura risorsa strategica per lo sviluppo sostenibile dell’Unione Europea

Scritto da Dario Franceschini.

Il Ministro della Cultura Dario Franceschini ha presieduto la conferenza ministeriale dedicata ai temi del patrimonio e delle politiche culturali, che si è tenuta nell’ambito della presidenza italiana del Consiglio d’Europa.

Ecco l’intervento integrale del Ministro della Cultura, Dario Franceschini (video):

Cari colleghi, porgo il mio più caloroso benvenuto a tutti voi che partecipate qui a Strasburgo, in presenza e online, alla Conferenza ministeriale del Consiglio d’Europa dedicata a cultura e patrimonio culturale in relazione alle grandi sfide globali che abbiamo davanti, nel quadro della presidenza italiana del Consiglio d’Europa.
La conferenza di oggi sarà divisa in quattro parti:
- l’apertura, in cui affronteremo il tema dell’Ucraina
- la prima sessione tematica su trasformazione digitale
- la seconda sessione tematica sulla cooproduzione di serie audiovisive
- una sessione conclusiva in cui approveremo due dichiarazioni: una sul sostegno a favore dell’Ucraina e una sull’istituzione di un nuovo regolamento e programma di sostegno finanziario alle cooproduzioni europee di serie audiovisive e nuove linee guida sul rapporto tra mondo della cultura e intelligenza artificiale.
Siamo qui per un momento molto importante nell’ambito del Consiglio d’Europa. È la prima Ministeriale che interconnette cultura e patrimonio culturale a Strasburgo: ringrazio di cuore il Segretario Generale Buric per questa possibilità e voi tutti per la vostra partecipazione.
Quando abbiamo pensato a questa Ministeriale in un incontro a Roma, non immaginavamo che ci saremmo dovuti confrontare con una sfida ancor più grande delle tante già sul tavolo: la guerra mossa contro uno Stato membro del Consiglio d’Europa. Una guerra inimmaginabile che dilania il continente europeo tre quarti di secolo dopo la riconciliazione di cui proprio il Consiglio d’Europa, è stato grande protagonista.
Davanti alla distruzione e all’insensatezza della guerra la cultura deve offrire comunque risposte e opportunità di rigenerazione quando sarà il momento della ripartenza.
Durante questa conferenza ci concentreremo sul valore della Cultura e del patrimonio culturale quali risorse strategiche per lo sviluppo sostenibile dell’Europa, l’utilizzo delle nuove tecnologie nell’ambito della trasformazione digitale e concluderemo la sessione parlando di politiche incentrate sulla diversità culturale e sul pluralismo.
Dobbiamo celebrare il contributo vitale di arte e cultura per i nostri valori democratici, e dare ascolto agli artisti che propongono riflessioni e domande essenziali per il nostro futuro della società.
Desidero ancora ringraziare il Segretario Generale Marija Pejčinović Burić per aver voluto porre la cultura al centro del dibattito europeo in un momento così importante e delicato proprio per la salvaguardia di quei valori che il Consiglio d’Europa ha protetto fin dal momento della sua istituzione nel maggio del 1949, all’indomani della dolorosa guerra in Europa il cui spettro, purtroppo, abbiamo visto riapparire in queste settimane.
Voglio ribadire a nome dell’Italia, e credo a nome di tuti voi, la più ferma condanna per l’invasione dell’Ucraina da parte della Federazione russa.
Una violazione dei principi e delle norme che regolano la vita della comunità internazionale. Il Consiglio d’Europa, organizzazione che ha sempre posto i diritti umani, la libertà d’espressione e la libertà artistica come baluardi della propria azione deve sanzionare qualsiasi Governo che minacci espressamente i valori su cui si fonda questa istituzione.
La guerra provoca ingenti perdite umane, enormi flussi di profughi e una crescente emergenza umanitaria. E ha già danneggiato e distrutto parte del patrimonio culturale ucraino. Vorrei in tal senso esprimere la mia, la nostra solidarietà e vicinanza e rivolgere un caloroso saluto al Ministro della Cultura e della Politica di informazione Oleksandr Tkachenko, che tra poco prenderà la parola.
L’Italia ha dedicato energie importanti nei decenni a tutelare il patrimonio culturale in aree di crisi. Proprio ieri ho firmato un decreto che prevede l’istituzione dei Casci blu della Cultura, pronti a intervenire a tutela del patrimonio culturale danneggiato in qualsiasi parte dell’Europa e del mondo. Credo che, se come ci ricorda l’Unesco il patrimonio culturale sia “World Heritage” ovvero Patrimonio dell’Umanità, sia giusto che la comunità internazionale si prepari a intervenire e a tutelarlo quando viene minacciato da calamità naturali, guerre e distruzioni di qualsiasi tipo, e sarebbe molto importante che tutti i nostri paesi costruissero delle strutture pronte a intervenire quando il patrimonio culturale è minacciato in qualsiasi parte del mondo.
È dunque necessario che ci uniamo per adottare le misure più adeguate a sostegno del popolo ucraino e del suo patrimonio culturale. Aiutare gli artisti e le persone che si occupano di cultura.
In questo quadro, la collaborazione internazionale, specie nei fori multilaterali, è sede inevitabile di ogni progresso sostanziale. Il Consiglio d’Europa ha da sempre sostenuto il mondo della cultura e la protezione del patrimonio culturale attraverso Convenzioni; da ultima, la Convenzione di Nicosia, che proprio oggi entra in vigore, ed è molto importante che questa nostra riunione si svolga in questo giorno in cui viene approvata in quanto rappresenta un esempio importantissimo della crescente attenzione in tema di contrasto al traffico illecito di beni culturali.
È cruciale anche il lavoro che facciamo assieme nel quadro dell’Unione Europea, e prenderà la parola tra poco la ministra della cultura francese, cara Roselyne, che sta svolgendo un lavoro molto importante su questo. I nostri lavori proseguono con una prima sessione in cui parleremo di Ucraina e parleremo anche dei temi della prima sessione che è profondamente legata perché parla di protezione del patrimonio culturale e di convenzioni rispetto alle nuove tecnologie e allo sviluppo dell’intelligenza artificiale, il tutto immaginando l’importanza di predisporre uno strumento comune europeo che ci consenta di produrre serie audiovisive che possano competere sui mercati globali.

Video dell’intervento


Fonte: Ministero della Cultura

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