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Viaggio in Serbia

Scritto da Marina Berlinghieri.

Articolo di Marina Berlinghieri.

Fino a lunedì sarò a Belgrado, con la delegazione del Consiglio d'EU, per la Missione internazionale di osservazione delle elezioni in Serbia.
Domani in Serbia si terranno infatti le elezioni presidenziali, parlamentari e municipali.
Dopo aver dedicato i primi giorni ai seminari di studio, nella giornata delle elezioni sarò nel sud della Serbia a Vranje, ai confini con il Kossovo.
Belgrado è una città che porta ancora evidenti i segni dei conflitti degli anni 90, e la Serbia rappresenta uno snodo geopolitico sempre più rilevante nel panorama europeo.


Sono stata nel collegio elettorale di Vranje, ai confini con il Kossovo. Abbiamo osservato alcuni seggi nella città e molti altri nei villaggi di campagna.
Siamo stati accolti con gentilezza.
I seggi erano nelle scuole (alcune ancora funzionanti, altre dismesse) oppure in case della comunità (centri culturali per giovani, per eventi, per riunioni) e il contesto generale piuttosto povero.
Mi ha colpito il fatto di trovare seggi (e scuole) anche in luoghi dove non arriva la strada; di trovare al loro interno una bella rappresentanza del villaggio e spesso insegnanti come presidenti di seggio.
Ho visto scuole molto povere, con la stufa nelle aule e i banchi regalati dall'Unicef, con appesi alle pareti cartelloni bellissimi, fatti dai bambini e alberi piantati nel cortile, testimoni del lavoro di chi quotidianamente, nel silenzio, prova a costruire un mondo migliore.

Si è conclusa stamattina con un briefing tra gli osservatori, la missione in Serbia.
I risultati sono noti, Vucic ha stravinto.
Quello che ho visto in questi giorni mi ha ricordato con forza che la democrazia non va mai data per scontata, è fragile.
Si regge sulla capacità dei cittadini di avere consapevolezza delle proposte politiche e coscienza di ciò che comportano, della visione di società che propongono.
Da un lato mi ha commossa vedere queste persone tenere aperti i seggi in luoghi sperduti, dall'altro mi sono chiesta quanto sia possibile l'esercizio pieno della democrazia, del diritto di scegliere i propri rappresentanti, in un contesto in cui l'informazione è quella che è, internet non arriva, non hai la strada per andare al seggio (e neanche a scuola) e forse manco sai esattamente dove sia...
Noi che abbiamo la fortuna di vivere in Paesi con democrazie mature, dovremmo avere chiaro ogni giorno che chi vive in Paesi democratici vive meglio, ha una qualità della vita più alta sia dal punto di vista economico che sociale.
Dovremmo avere il coraggio di difendere il valore di un sistema istituzionale in cui ciascuno si sente riconosciuto e tutelato e dovremmo essere pronti a fare ogni giorno la nostra parte perché questo sistema funzioni.

Per seguire l'attività di Marina Berlinghieri: sito web

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