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Servono almeno 200 milioni di euro di aiuti per chiudere il bilancio

Scritto da Giuseppe Sala.

Articolo della Stampa.

Il sindaco di Milano Giuseppe Sala lancia un appello forte e chiaro al governo: servono almeno duecento milioni di aiuti, altrimenti il bilancio del Comune «non riusciamo a chiuderlo». Una situazione che è comunque nota a Roma: «Ho incontrato due volte il ministro Franco, ne ho parlato con il presidente del Consiglio proprio sabato pomeriggio e la questione la conoscono» dice Sala a margine della presentazione del Salone del Mobile. Il sindaco precisa che proprio gli aiuti degli ultimi due anni del governo erano stati fondamentali per le casse dell'amministrazione: circa 450 milioni di ristori nel 2020, più di 450 milioni nel 2021, ma «ad oggi zero, e questo non è possibile» afferma Sala. Il Comune rimane quindi «appeso a una decisione del governo» ma il sindaco, al momento almeno, non ha intenzione di tagliare i servizi ai milanesi.
A pesare sono i ricavi che mancano all'appello: «In questo momento noi paghiamo le difficoltà, perché non abbiamo i dividendi, in particolare da Sea, e perché nel trasporto pubblico c’è meno bigliettazione». C'è comunque tempo fino al 31 di maggio e l'interlocuzione con il governo prosegue.
Non è solo il bilancio a soffrire dei tempi incerti, tra pandemia prima e guerra poi. Si sta lavorando infatti per capire se alcuni cantieri, come quelli della M4, dello stadio, ma anche delle scuole da riqualificare, avranno problemi: «Le aziende a cui noi abbiamo affidato i lavori ci prospettano le difficoltà a farli con le tariffe concordate - racconta Sala - Il governo fino a prima della guerra aveva ipotizzato un adeguamento del 4% sulle tariffe per i lavori pubblici ma è evidente che oggi non basta". Dialogo aperto con Ance, con gli operatori del settore e con le aziende ma il quadro non è roseo a causa dei costi che «sono esplosi». Per il primo cittadino è poi realistica la stima, fornita ieri dai vertici M4 in commissione, sui 15 mesi di ritardo in merito all'apertura della nuova metro: «Oggi non apriamo nemmeno la tratta che potremmo aprire: il primo obiettivo veramente importante, aldilà di Dateo, è arrivare in primavera dell'anno prossimo in San Babila, quello cambierà molto».
Il sindaco ha poi annunciato che sabato sarà in piazza alla manifestazione contro la guerra, che si svolgerà all'Arco della Pace a Milano, promossa dal consiglio comunale: «È una manifestazione bipartisan, ci sarò con grande convinzione». In merito all'accoglienza dei profughi in città la situazione è ancora sotto controllo e «continuano i lavori con Prefettura, regione e governo».

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