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Milano in piazza sabato 19 marzo contro la guerra

Scritto da Repubblica.

Articolo di Repubblica.

Arco per la pace, Milano contro la guerrà è l'appello che il Consiglio comunale lancia a tutta la città per chiedere di mobilitarsi contro il conflitto in Ucraina e di scendere in piazza sabato 19 marzo alle ore 18 attorno all'Arco della Pace, che per l'occasione sarà illuminato con i colori della bandiera ucraina, giallo e blu. La manifestazione bipartisan, a cui hanno aderito tutte le forze politiche, è stata illustrata in Consiglio comunale dal capogruppo del Pd, Filippo Barberis.
"Come Consiglio Comunale di Milano lanciamo un appello a tutta la nostra città per stringerci insieme attorno al popolo democratico dell'Ucraina aggredito dall'invasione condotta da Vladimir Putin. Chiediamo alla cittadinanza di stringersi intorno alla popolazione ucraina materialmente e simbolicamente - si legge nell'appello a cui ha aderito tutta l'aula - . Materialmente lo faremo proseguendo nell'organizzazione dell'accoglienza e attraverso il fondo del Comune a cui è possibile donare somme di denaro per aiutare le persone che scappano dalla guerra. Simbolicamente lo faremo, insieme al nostro sindaco e alle forze politiche e sociali della nostra città sabato prossimo, 19 marzo, alle 18, ritrovandoci all'Arco della Pace, illuminato con i colori della bandiera ucraina". Il Consiglio comunale invita tutti i cittadini a partecipare alla manifestazione per "condannare fermamente l'invasione militare condotta da Putin in Ucraina. Esprimere tutta la nostra solidarietà al popolo ucraino e ribadire il massimo impegno della nostra città nell'assistenza ai profughi del conflitto - come si legge -. Per chiedere all'Unione Europea di strutturare stabilmente il meccanismo di corresponsabilizzazione di tutti gli stati membri nell'accoglienza ai profughi. E chiedere che venga immediatamente aperto un negoziato coinvolgendo i maggiori rappresentanti della comunità internazionale e dei paesi coinvolti".
Nell'appello si legge: "La guerra è tornata a sconvolgere l'Europa in un secolo in cui credevamo non fosse più possibile né pensabile. Assistiamo quotidianamente alle immagini e alle notizie che ci arrivano dal fronte ucraino: ospedali bombardati, bambini uccisi, città rase al suolo e giovani neanche maggiorenni che si improvvisano soldati per la disperazione. La forza di queste immagini è tale che ci ritroviamo sgomenti a rivivere un incubo che credevamo confinato ad altre epoche. L'Alto Commissariato per i Diritti Umani fornisce dati sulle vittime tra i civili che coinvolgono anche donne e bambini. Le frammentarie notizie che ci giungono dalle città bombardate e la costante escalation del conflitto, ci costringe a pensare che non possiamo le stime siano destinate a crescere esponenzialmente. A questi dati terribili si aggiunge il numero enorme di profughi, intorno ai 2 milioni, già fuggiti dall'Ucraina e quello ancora più grande che, presumibilmente, espatrierà nelle prossime settimane. Nell'area della città metropolitana di Milano risiedono oltre 20000 cittadini ucraini: possiamo e dobbiamo aspettarci un fortissimo flusso di persone chiamate naturalmente dalla consistenza della comunità. Ciò significa responsabilità e grande generosità da parte delle strutture pubbliche e dei cittadini milanesi".
Confcommercio Milano aderisce all'appello del Consiglio Comunale che, spiega Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano, "si collega idealmente alla locandina #stopwar che abbiamo diffuso nei giorni scorsi come messaggio da condividere con le imprese e alle iniziative di raccolta di beni di prima necessità che vengono realizzate sul territorio con l'impegno di Confcommercio e delle attività associate".
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