Stampa

Zero ticket per chi?

Scritto da Carlo Borghetti.

Carlo Borghetti Leggiamo che Maroni denuncia come propaganda senza proposta la nostra dimostrazione del fallimento dell’operazione Zero Ticket. Spiace constatare che il presidente non sappia che una proposta sui ticket ce l’abbiamo, eccome, da tre anni, e l’abbiamo più volte presentata in Consiglio regionale. Ma forse lui non l’ha mai sentita perché in Consiglio non viene mai. La proposta del Pd è quella di esentare i lombardi con redditi inferiori a 30mila euro annui da tutti i ticket regionali e, oltre quella soglia, di modulare il ticket per fasce di reddito, tenendo i livelli attuali solo per la fascia massima.
Torniamo a chiederci cosa voglia fare Maroni con i 38 milioni di euro avanzati dall’operazione Zero Ticket: sarebbe ora che facesse veramente il taglio che ha promesso sin dalla campagna elettorale del 2013.
Inoltre, secondo gli annunci, avrebbe dovuto esserci un sollievo dal ticket farmaceutico per 800mila lombardi, mentre lo è stato per 75mila. Meno di un decimo. I lombardi avrebbero dovuto pagare 40 milioni in meno e invece hanno pagato 6,7 milioni in più.
Sono queste le misure del flop del provvedimento della Regione Lombardia chiamato pomposamente "Zero Ticket" e pubblicizzato con una campagna costata quasi 300mila euro nel corso del 2014. I dati relativi al periodo 1 aprile 2014 - 31 marzo 2015 sono stati resi noti dall'assessore regionale alla salute Mario Mantovani rispondendo ad una interrogazione del Pd. Il ticket farmaceutico è una voce della compartecipazione alla spesa da parte dei cittadini e costa in media ad ogni lombardo 3,22 euro per ogni acquisto in farmacia. È la quota più alta in Italia.
Il provvedimento "Zero Ticket", approvato con delibera regionale a fine 2013 ed entrato in vigore ad aprile 2014, comporta l'esenzione dal ticket farmaceutico per i cittadini oltre i 66 anni di età con reddito familiare lordo inferiore a 18mila euro.
È, quindi, un flop clamoroso e i dati di un anno lo dimostrano. Del supposto taglio del ticket farmaceutico ne ha beneficiato meno di un decimo dei lombardi previsti dalla Regione e, a conti fatti, i cittadini hanno pagato più di prima, quando già pagavano i ticket più costosi d'Italia. Ricordo che ogni volta che un lombardo fa un acquisto in farmacia versa alla Regione 3,22 euro, ed è la quota più alta tra le diverse regioni.
I rumors di palazzo riferiscono che Maroni voglia davvero correre ai ripari e abbia in animo di fare una nuova operazione sui ticket, qualcosa che possa lasciare il segno. Speriamo sinceramente che questa volta sia effettivo ed efficace. La strada giusta è quella che indichiamo da tempo: esentare i lombardi con redditi inferiori a 30mila euro da tutti i ticket regionali e oltre quella soglia modularli per fasce di reddito, tenendo i livelli attuali solo per la fascia massima.

Per seguire l'attività di Carlo Borghetti: sito web - pagina facebook

Pin It