La Lega non può stare al Governo ed esprimere una linea contraria all’esecutivo
Intervista a Franco Mirabelli di INews24.
La possibilità di imporre l’obbligo vaccinale sta evidenziando in modo più o meno palese le diverse opinioni nella maggioranza che sostiene il Governo. Ma ci si può davvero dividere su un tema così importante e in un momento così fondamentale per il contrasto alla pandemia?
“La logica vorrebbe che a questa domanda si rispondesse di no. È evidente che siamo tutti impegnati nel sostenere un governo che ha fatto della lotta alla pandemia la sua priorità e uno degli elementi della sua stessa esistenza. La scelta da parte dell’esecutivo è stata chiara fin dall’inizio, ovvero quella di lavorare per poter vaccinare più gente possibile e tutelare le persone stabilendo l’uso del Green pass.
Trovo assolutamente incomprensibile una posizione diversa da parte di forze della maggioranza che, non solo hanno condiviso fino adesso le scelte del governo sulla vaccinazione, ma che hanno anche contribuito a dar vita ad un governo che come dicevo prima, proprio su questo tema ha fatto una delle proprie ragioni di essere”.
Secondo lei quindi, per quale motivo la Lega sull’obbligo vaccinale ha assunto una posizione in contrasto con il resto della maggioranza?
“Credo che la Lega, su questo e su altri fronti, stia semplicemente cercando di tenere insieme ciò che insieme non può essere tenuto, ovvero la responsabilità di governo e la volontà di continuare a rappresentare istanze populiste che nulla hanno a che fare con le finalità dell’esecutivo. Nella sostanza la Lega sta cercando di trovare un equilibrio impossibile tra il sostenere il governo e continuare a giocare sulle paure della gente, alimentando le preoccupazioni e, come ha fatto in questi anni, sventolando i problemi anziché cercare di affrontarli e risolverli”.
A proposito di equilibrio, anche al suo interno il partito di Matteo Salvini sembra avere qualche problema, tant’è che esiste una parte composta dai ministri e dai governatori del Carroccio che sui vaccini e Green pass hanno un’idea diversa rispetto al loro segretario.
“Anche su questo, io non credo che sia accettabile il gioco delle parti a cui stiamo assistendo. Ha ragione Draghi, la Lega è rappresentata da Matteo Salvini, ma se è lui in primis a dire certe cose e a rappresentare quella contraddizione di cui parlavo prima, allora il problema è evidente. Non è possibile voler stare al governo a tutti a costi, pur esprimendo una linea totalmente diversa da quella dell’esecutivo”.
Che poi è esattamente ciò che Salvini ha ripetuto anche ieri, quando ha specificato che “La Lega rimarrà al governo anche qualora dovesse votare contro l’obbligo vaccinale”.
“Capisco che per Salvini tutto è possibile… ma forse dimentica che questo governo nasce per contrastare la pandemia e per gestire i fondi del Pnrr. Quella di starci dentro è una scelta politica che hanno fatto quasi le forze presenti in Parlamento, e pensare che di poter stare in una maggioranza del genere non condividendone le ragioni fondanti mi sembra una linea politica alquanto incoerente”.
Forse rimane anche per gestire i soldi del Pnrr?
“Non lo so, forse. Ma quello che è certo è che la Lega è in crisi di consenso da un po’ di tempo ed è evidente che per una parte del suo elettorato assumersi responsabilità di governo e fare cose anche impopolari guardando al bene comune non è poi così appetibile”.
Quanto pesa in questo atteggiamento da parte della Lega il “derby” interno al centrodestra con Fdi?
“Anche questo sicuramente influisce. La Lega, pur restando nell’esecutivo, vuole fare concorrenza a Fdi nel cercare di raccogliere i voti degli scontenti dell’operato dello stesso governo di cui fa parte. Un’altra impresa che non posso non definire spericolata”.
Secondo lei come dovrebbe comportarsi il premier, fa bene ad andare avanti come sta facendo o dovrebbe richiamare in modo più puntuale il leader della Lega?
“Draghi sta facendo ciò che va fatto e deve andare avanti così, anche perché non è lui ad essere incoerente. Francamente mi pare che la Lega abbia qualche problema anche a comprendere il senso di alcuni provvedimenti che contesta. Dire per esempio che se si estende il green pass bisogna rendere gratuiti i tamponi, vuol dire non aver capito che la scelta del Green pass ha come obiettivo quello di spingere più persone possibile a vaccinarsi, creando anche una sorta di incentivo a farlo, cosa che invece verrebbe meno con i tamponi gratuiti”.
La possibilità di imporre l’obbligo vaccinale sta evidenziando in modo più o meno palese le diverse opinioni nella maggioranza che sostiene il Governo. Ma ci si può davvero dividere su un tema così importante e in un momento così fondamentale per il contrasto alla pandemia?
“La logica vorrebbe che a questa domanda si rispondesse di no. È evidente che siamo tutti impegnati nel sostenere un governo che ha fatto della lotta alla pandemia la sua priorità e uno degli elementi della sua stessa esistenza. La scelta da parte dell’esecutivo è stata chiara fin dall’inizio, ovvero quella di lavorare per poter vaccinare più gente possibile e tutelare le persone stabilendo l’uso del Green pass.
Trovo assolutamente incomprensibile una posizione diversa da parte di forze della maggioranza che, non solo hanno condiviso fino adesso le scelte del governo sulla vaccinazione, ma che hanno anche contribuito a dar vita ad un governo che come dicevo prima, proprio su questo tema ha fatto una delle proprie ragioni di essere”.
Secondo lei quindi, per quale motivo la Lega sull’obbligo vaccinale ha assunto una posizione in contrasto con il resto della maggioranza?
“Credo che la Lega, su questo e su altri fronti, stia semplicemente cercando di tenere insieme ciò che insieme non può essere tenuto, ovvero la responsabilità di governo e la volontà di continuare a rappresentare istanze populiste che nulla hanno a che fare con le finalità dell’esecutivo. Nella sostanza la Lega sta cercando di trovare un equilibrio impossibile tra il sostenere il governo e continuare a giocare sulle paure della gente, alimentando le preoccupazioni e, come ha fatto in questi anni, sventolando i problemi anziché cercare di affrontarli e risolverli”.
A proposito di equilibrio, anche al suo interno il partito di Matteo Salvini sembra avere qualche problema, tant’è che esiste una parte composta dai ministri e dai governatori del Carroccio che sui vaccini e Green pass hanno un’idea diversa rispetto al loro segretario.
“Anche su questo, io non credo che sia accettabile il gioco delle parti a cui stiamo assistendo. Ha ragione Draghi, la Lega è rappresentata da Matteo Salvini, ma se è lui in primis a dire certe cose e a rappresentare quella contraddizione di cui parlavo prima, allora il problema è evidente. Non è possibile voler stare al governo a tutti a costi, pur esprimendo una linea totalmente diversa da quella dell’esecutivo”.
Che poi è esattamente ciò che Salvini ha ripetuto anche ieri, quando ha specificato che “La Lega rimarrà al governo anche qualora dovesse votare contro l’obbligo vaccinale”.
“Capisco che per Salvini tutto è possibile… ma forse dimentica che questo governo nasce per contrastare la pandemia e per gestire i fondi del Pnrr. Quella di starci dentro è una scelta politica che hanno fatto quasi le forze presenti in Parlamento, e pensare che di poter stare in una maggioranza del genere non condividendone le ragioni fondanti mi sembra una linea politica alquanto incoerente”.
Forse rimane anche per gestire i soldi del Pnrr?
“Non lo so, forse. Ma quello che è certo è che la Lega è in crisi di consenso da un po’ di tempo ed è evidente che per una parte del suo elettorato assumersi responsabilità di governo e fare cose anche impopolari guardando al bene comune non è poi così appetibile”.
Quanto pesa in questo atteggiamento da parte della Lega il “derby” interno al centrodestra con Fdi?
“Anche questo sicuramente influisce. La Lega, pur restando nell’esecutivo, vuole fare concorrenza a Fdi nel cercare di raccogliere i voti degli scontenti dell’operato dello stesso governo di cui fa parte. Un’altra impresa che non posso non definire spericolata”.
Secondo lei come dovrebbe comportarsi il premier, fa bene ad andare avanti come sta facendo o dovrebbe richiamare in modo più puntuale il leader della Lega?
“Draghi sta facendo ciò che va fatto e deve andare avanti così, anche perché non è lui ad essere incoerente. Francamente mi pare che la Lega abbia qualche problema anche a comprendere il senso di alcuni provvedimenti che contesta. Dire per esempio che se si estende il green pass bisogna rendere gratuiti i tamponi, vuol dire non aver capito che la scelta del Green pass ha come obiettivo quello di spingere più persone possibile a vaccinarsi, creando anche una sorta di incentivo a farlo, cosa che invece verrebbe meno con i tamponi gratuiti”.
Per seguire l'attività del senatore Franco Mirabelli: sito web - pagina facebook