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Il ruolo delle cooperative

Scritto da Franco Mirabelli.

Franco Mirabelli
Intervento in Commissione Antimafia durante l'audizione del Presidente Nazionale di Legacoop Mauro Lusetti (video).
Il Presidente di Legacoop Lusetti ha detto molte cose importanti nel corso dell’audizione in Commissione Antimafia. Sono convinto che il patrimonio della cooperazione in Italia sia importantissimo per i valori che porta e che servono al nostro Paese e per il ruolo che svolge la cooperazione. Su molte questioni, infatti, la cooperazione ha saputo dare risposte anche sociali che, purtroppo, tanti governi non hanno saputo dare (penso ad esempio alla proprietà indivisa e al ruolo che ha avuto nel momento in cui c’è stata l’esplosione dei costi degli affitti delle abitazioni).
Anche per questo ritengo che la discussione vada affrontata fino in fondo e occorra essere espliciti. La cooperazione non è tutta uguale, ci sono cooperative che hanno saputo svolgere una funzione positiva, come ad esempio quelle che hanno firmato i contratti per chi lavora nei servizi pubblici (e non sono molte). Sappiamo poi che la cooperazione è anche un modo per garantire alle imprese la possibilità di pagare meno e tutelare meno i dipendenti.
Detto questo, vorrei confrontarmi con il Presidente di Legacoop su alcune questioni.
Ritengo che uno dei problemi che ha portato alcune cooperative ad uscire di strada sia legato alle dimensioni. Ad un certo punto il movimento cooperativo si è misurato su dimensioni che si sono rivelate poi difficili da sostenere. Credo che questo sia un tema che ci si deve porre. Le dimensioni eccessive, per poter poi essere mantenute, hanno comportato la necessità da parte delle cooperative di stare su pezzi mercato, garantirsi appalti, commesse, opere o altro in qualunque modo. Legato a questo aspetto, c’è il fatto che, in alcuni settori, si è poi verificato un cedimento alle logiche di mercato tradizionali, e si sono perse di vista le priorità del movimento cooperativo e questo può aver portato a delle degenerazioni.
Sul terreno dei servizi sociali, se non ci fossero le cooperative sarebbe difficile garantirli in altro modo anche rispetto alla qualità dell’intervento o al trattamento dei dipendenti (che vengono garantiti dalle cooperative), però, su altri terreni ho l’impressione che ci sia stato un cedimento eccessivo alle logiche di mercato, che di per sé non significa all’illegalità ma sono logiche che hanno messo in secondo piano i valori delle cooperative.
L’ultima questione che vorrei affrontare riguarda il fatto che il mondo della cooperazione è vittima di ciò che è successo e che le inchieste hanno fatto emergere perché la sua immagine rischia di essere profondamente segnata. A mio avviso, invece, il patrimonio di credibilità che hanno le cooperative è un dato fondamentale e credo sia molto brutto e negativo e sia anche un insulto per moltissimi che ci hanno lavorato il fatto di vedere quella funzione sociale nascosta dagli scandali. Ma proprio per questo mi permetto di insistere su un punto: quali anticorpi si mettono in campo per impedire che risucceda? Lo stesso problema occorre che lo affrontino i partiti, perché anche loro sono stati coinvolti dalle inchieste. Penso, quindi, che bisogna mettere in campo anticorpi e che questo sia un tema fondamentale. Sapendo, dunque, che in molti settori si è un po’ perso il senso del ruolo effettivo, che anticorpi mette in campo la cooperazione?
Voglio poi riportare anche una domanda che era stata posta anche dal vicedirettore del Corriere della Sera rispetto alla vicenda della CPL Concordia, il quale valutava troppo tenue la presa di distanza della Lega delle Cooperative rispetto alla cooperativa coinvolta dagli scandali. Comprendo che il primo problema sia quello di salvaguardare la cooperativa e salvare un patrimonio e capisco che lo strumento da mettere in campo non può essere quello di espellere (perché questo può andare bene per un partito ma non credo che possa valere per le cooperative), però su questa critica credo che sia giusto rispondere e spiegare cosa si intende fare.

Per seguire l'attività del senatore Franco Mirabelli: sito web - pagina facebook

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