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Associazionismo e comitati

Scritto da Rosario Pantaleo.

Rosario PantaleoArticolo di Rosario Pantaleo.

Una città viva e dinamica come Milano sa che le ricchezze migliori sono racchiuse nel corpo sociale dei cittadini che la compongono.
Per tale ragione, vanno valorizzate tutte quelle realtà associative, di volontariato sociale, sportive, del Terzo Settore, ambientali che operano, in maniera gratuita ed educativa, a favore del bene comune. Per quanto riguarda le associazioni no-profit sarà opportuna una verifica del loro lavoro e reale efficacia per valutarne l’effettiva non profittabilità delle stesse.
Si dovrà intraprendere un lavoro di costante vicinanza onde monitorarne le attività e concedere il relativo supporto, se richiesto ed a ragion veduta, in funzione degli scopi generali delle associazioni e non solo in virtù di buone relazioni, sponsor e/o quant’altro con i mondi posti all’interno delle Istituzioni.
Dovrà inoltre proseguire il percorso di attenzione per dare alle associazioni milanesi spazi adeguati ai loro bisogni. Il Comune deve diventare uno stimolatore di iniziative ed attività condivise dalle varie associazioni che operano nei medesimi territori e su specifici temi al fine di evitare sovrapposizioni inutili e dannose, perdendo, così, tempo e risorse.
Per quanto riguarda i Comitati dei Cittadini si dovrà prendere atto della loro presenza ed importanza nel tessuto della vita della città, chiamandoli alla partecipazione attiva rendendo possibile una loro visibilità, non solo in termini di contrapposizione su un tema specifico (magari presente in una sola singola zona), bensì facendo in modo che le loro proposte siano elemento di dialogo, di dialettica, elementi di suggerimento, di discussione positiva non come contrapposizione alle istituzioni, ma contributo alla crescita della corresponsabilità alle scelte condivise. Si dovrà costituire un osservatorio permanente composto da rappresentanti dalle varie reti e coordinamenti di Comitati ed inserito nell’ambito dell’Area comunale del volontariato.
Le attività complessive dei vari comitati dovranno diventare elemento di miglioramento della dialettica civica fra cittadinanza ed istituzioni al fine di prevenire i conflitti e cercare soluzioni condivise sia per evitare inutili e fuorvianti strumentalizzazioni, che per rendere la cittadinanza attiva un reale elemento di vita sociale e non solo uno slogan senza contenuto.
Il tema delle sedi è di particolare importanza in quanto molte realtà associative vivono con limitate risorse e se pure è consentito alle ONLUS di abbattere del 70% il canone di affitto di una sede in immobile pubblico, è anche vero che vi sono altri oneri che rendono poi difficile, tranne che in pochi casi, un’attività senza patemi d’animo. La vita sociale della città ha bisogno dell’associazionismo e dei comitati di cittadini perché i primi sono un elemento di supporto alle necessità della città mentre i secondi sono importanti per la dialettica civica che innescano con la loro azione.
Sarebbe importante che vi fosse uno specifico settore a seguire le associazioni presenti sul territorio e che almeno una volta all’anno fosse possibile organizzare uno o più incontri costituendo, di fatto gli Stati Generali di queste realtà. Sarebbe certamente positivo sia per le associazioni che per il Comune che potrebbe costantemente comprendere quali siano le esigenze di questo tessuto sociale e, contemporaneamente segnalare e sottolineare quale l’evoluzione della città rispetto ai bisogni.
Infine, ma non per ultimo, il Comune di Milano dovrà promuovere e potenziare la nuova piattaforma DecidiMi quale luogo ineludibile di partecipazione e di decisione informata e consapevole.
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