Il dopo Pisapia per Milano
Questo l'annuncio di Giuliano Pisapia della decisione di non ricandidarsi a Sindaco di Milano: "Ho sempre detto, e l’ho sempre dimostrato con le mie scelte, che non credo che la politica nelle istituzioni sia una professione che debba durare all’infinito. Quando mi sono candidato avevo alcuni obiettivi; il primo, forse il più importante, era quello di far rinascere la passione politica, di mostrare che la buona politica è possibile, che non ci sono i politici di professione e tutti gli altri, ma che la politica è un servizio che chiunque può prestare alla società. Volevo poi dimostrare che, se i valori sono gli stessi e se c’è un obiettivo comune, è possibile governare insieme anche se si proviene da storie diverse e abbiamo dimostrato che una sinistra matura e un centrosinistra unito e responsabile sa governare.
Volevo poi che crescesse una nuova generazione, che i giovani avessero delle responsabilità, che si misurassero con le cose da fare, che portassero nuove idee a chi invece ha esperienza e così è stato, con giovani che ora a Milano hanno importanti responsabilità di governo.
Volevo, inoltre, che fossero introdotte altre prassi di buona amministrazione, dalla parità di genere alle nomine fatte in base al merito, e con orgoglio possiamo rivendicare che qui a Milano abbiamo aperto la strada a queste pratiche che poi abbiamo visto estendersi anche in altre amministrazioni, anche al governo nazionale. Volevo che la nostra città fosse sempre più inclusiva, innovativa e solidale e, nonostante le sempre minori risorse economiche, ci siamo riusciti. Manca ancora più di un anno alla conclusione del mio mandato ma il mio impegno resterà massimo per la città e per Expo quando Milano sarà sotto i riflettori del mondo. Continuerò ad essere il sindaco di tutti i milanesi fino all’ultimo giorno, con la stessa dedizione, lo stesso amore per la città, la stessa intransigenza, la stessa fermezza. Il mio fine è, e resta, il bene di Milano e sono certo che tra un anno e pochi mesi potrò essere ancora più orgoglioso del lavoro che, tutti insieme, abbiamo fatto".
Volevo poi che crescesse una nuova generazione, che i giovani avessero delle responsabilità, che si misurassero con le cose da fare, che portassero nuove idee a chi invece ha esperienza e così è stato, con giovani che ora a Milano hanno importanti responsabilità di governo.
Volevo, inoltre, che fossero introdotte altre prassi di buona amministrazione, dalla parità di genere alle nomine fatte in base al merito, e con orgoglio possiamo rivendicare che qui a Milano abbiamo aperto la strada a queste pratiche che poi abbiamo visto estendersi anche in altre amministrazioni, anche al governo nazionale. Volevo che la nostra città fosse sempre più inclusiva, innovativa e solidale e, nonostante le sempre minori risorse economiche, ci siamo riusciti. Manca ancora più di un anno alla conclusione del mio mandato ma il mio impegno resterà massimo per la città e per Expo quando Milano sarà sotto i riflettori del mondo. Continuerò ad essere il sindaco di tutti i milanesi fino all’ultimo giorno, con la stessa dedizione, lo stesso amore per la città, la stessa intransigenza, la stessa fermezza. Il mio fine è, e resta, il bene di Milano e sono certo che tra un anno e pochi mesi potrò essere ancora più orgoglioso del lavoro che, tutti insieme, abbiamo fatto".
Riportiamo qui di seguito alcuni commenti a questa decisione:
Pietro Bussolati (Segretario PD Metropolitano): Il sindaco Pisapia annuncia l'intenzione di non ricandidarsi, subito riunione con le forze di maggioranza poi Direzione PD e via alla costruzione del progetto con la città. Alla luce della decisione del Sindaco Pisapia convocheremo, forse già questa sera, una riunione di tutte le forze della coalizione. Abbiamo più volte auspicato un secondo mandato di Pisapia e gli rinnoviamo l'invito a valutare ancora una volta questa ipotesi, che vede concordi tutte le forze politiche del centrosinistra. Giuliano ha messo passione, tanto lavoro e amore nel suo incarico e ha dato molto alla sua città. Qualunque sia la sua decisione a lui va il ringraziamento di tutta la città e del Partito Democratico, per aver riportato la sinistra alla guida di Milano e per questi anni di Amministrazione che hanno cambiato profondamente la città. Condividiamo con Pisapia la necessità di guardare avanti e lavorare per non disperdere i risultati ottenuti in questi anni. Perciò dobbiamo avviare da subito un confronto all'interno del centrosinistra e individuare il percorso per arrivare alle elezioni del 2016. Questo percorso dovrà necessariamente prevedere il passaggio dalle primarie per la scelta del candidato Sindaco. Vogliamo coinvolgere da subito figure di alto profilo che ne siano garanti, a partire proprio da Giuliano Pisapia. Per accompagnare il percorso con le altre forze politiche, avvieremo anche una discussione con gli iscritti, elettori e sostenitori del Partito Democratico. Per questo, convocherò quanto prima una Direzione metropolitana dove discuteremo la via per arrivare a definire il progetto di città che vogliamo, le alleanze e le candidature per Milano 2016. Con questo partirà un grande progetto di partecipazione e di coinvolgimento di tutti i cittadini per raccogliere idee, proposte e le azioni che nei prossimi 5 anni di amministrazione caratterizzeranno il governo del centrosinistra a Milano.
Alessandro Alfieri (Segretario PD Regionale): Rispetto la decisione di Giuliano Pisapia che ha deciso di non ricandidarsi a sindaco. Con lui il centrosinistra é tornato a vincere a Milano dopo tanto tempo. Lo ringrazio per questo e per il lavoro svolto in questi quattro anni. Ora dobbiamo continuare a lavorare insieme per la riuscita di Expo 2015 Milano e per costruire il progetto per rivincere il Comune di Milano nel 2016. Per questo il PD milanese si attiverà subito con le altre forze di centrosinistra.
Emanuele Fiano (Segreteria Nazionale PD): Ho sempre pensato che Giuliano Pisapia abbia rappresentato e rappresenti la sintesi e la garanzia di un’idea di pulizia, cambiamento e progresso per la mia città dopo i disastri del centrodestra, e lo ha dimostrato bene in questi anni. Pisapia è e resta il Sindaco della nostra Milano e, anche per quello che ha annunciato oggi, che speriamo non sia definitivo, il nostro e il mio impegno al suo fianco per tutte le grandi sfide di Milano e dei milanesi, sarà come sempre forte e determinato.
Franco Mirabelli (Senatore PD): Dopo la decisione del sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, di non ricandidarsi per un secondo mandato per il Pd e il centrosinistra serve proseguire nell'amministrazione della città e costruire una proposta che sia in grado di rappresentare ciò che si è fatto, guardando al futuro e alla necessità di aprirsi. Inoltre, è evidente che Mariastella Gelmini frequenti poco Milano perché questa è una Giunta che ha ben governato e Giuliano Pisapia, al termine del suo mandato, lascerà realizzazioni importanti per la città, da Area C fino a Expo, che è riuscito a far uscire dalle secche in cui il centrodestra lo aveva gettato. Ora, abbiamo ancora di fronte un anno che sarà sicuramente di buona amministrazione.
Patrizia Toia (Capodelegazione PD al Parlamento Europeo): Il cambiamento di Milano in questi anni è sotto gli occhi di tutti: per questo a Giuliano Pisapia va un grande ringraziamento, per il lavoro fatto e per come è riuscito a parlare a tutta la città, facendo incontrare bisogni e interessi e chiedendo un coinvolgimento a tutti i milanesi, attorno al bene di Milano. Se c'è lo spazio per chiedere a Giuliano Pisapia un'ulteriore riflessione, lui sa che in molti ne saremmo felici. Se invece questa è la sua definitiva decisione, allora tocca al PD una grande responsabilità delle scelte, dall'individuazione del futuro primo/a cittadino/a, dalla costruzione di un'alleanza forte ,al rilancio di un programma già avviato, ma da proiettare ora in un contesto nazionale ed europeo. Il Pd metropolitano è pronto e saprà costruire un percorso, sollecitando tutte le energie attorno a Pietro Bussolati e agli organi dirigenti perché si abbia la massima partecipazione e si arrivi a una proposta "Milano 2016", per costruire la più grande e forte area metropolitana d'Italia, parte e protagonista del governo del Paese. Si apre ora un grande processo partecipativo di consultazione degli iscritti e degli elettori, in un perimetro che deve essere metropolitano e quindi tutti i cittadini della grande area attorno a Milano devono avere voce in capitolo.
Lorenzo Gaiani (Sindaco di Cusano Milanino): Conosco Giuliano Pisapia da oltre vent'anni e fra noi si è cementato un solido rapporto di stima e simpatia reciproche: quando è venuto a sostenermi per il ballottaggio a Cusano Milanino lo scorso anno le sue non sono state parole formali o di circostanza. Per questo ritengo che la sua decisione di non ricandidarsi come Sindaco di Milano il prossimo anno, pur se non inattesa, sia comunque un fatto negativo: chi ricorda che cos'era Milano fino al 2011 sa di cosa parlo. L'elezione di Pisapia ha rappresentato la fine di un sistema di potere berlusconiano e leghista in cui l'affarismo, il provincialismo, la xenofobia, la mancanza di prospettiva e di progettualità si mischiavano in una pesante cappa di immobilismo che gravava su tutta la città. Non bisogna tornare a quei tempi. Occorre dunque che tutte le forze democratiche e progressiste, in primo luogo il Partito Democratico, agiscano ora nella prospettiva di aprire una grande fase di riflessione politica e programmatica largamente condivisa per arrivare alla definizione della nuova candidatura e della piattaforma progettuale che la dovrà supportare. Centrale dovrà diventare il fatto, non prevedibile nel 2011, che il Sindaco di Milano eletto la prossima primavera sarà quasi sicuramente anche il Sindaco della Città metropolitana, e che proprio la dimensione metropolitana dovrà permeare di sé la costruzione del programma. Per questo ritengo che anche i territori metropolitani dovranno e potranno dire la loro su scelte importanti che ci toccheranno tutti quanti come amministratori e come cittadini della Grande Milano.