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Le azioni di contrasto alle mafie

Scritto da Franco Mirabelli.

Franco Mirabelli Intervento svolto al Forum Antimafia del PD.

Credo che sia importante riprendere a riunire il Forum Antimafia del PD.
La discussione di questa sessione è dedicata all’Europa.
In questo Forum sono presenti persone impegnate nella lotta alla mafia su diversi fronti.
Voglio sottolineare il fatto che in questa fase avremo bisogno di avere il contributo di tutti perché oggi, oggettivamente, il tema della lotta alla mafia richiede che si continui a tenere accesi i riflettori.
In questi mesi, gli inquirenti, le Ministre dell’Interno e della Giustizia hanno spesso sottolineato la necessità di alzare la guardia perché la crisi economica e il PNRR con la disponibilità molto alta di risorse europee possono diventare due occasioni per le mafie.
C’è bisogno, quindi, di contrastare le mafie, di evitare che le mafie si propongano come un servizio per le imprese e per le persone che sono state messe in difficoltà dalla pandemia, dalle chiusure e dalla crisi economica che ne è derivata. Bisogna evitare che le mafie approfittino delle difficoltà di tutta una parte di persone che lavoravano nel sommerso e che ora non hanno più reddito e, quindi, bene che si sia intervenuti con il reddito di emergenza.
Bisogna evitare che le mafie, per arricchirsi, approfittino delle risorse che arriveranno dal Recovery Fund e che dovranno essere impiegate nel PNRR.
A fronte di questo, in questi mesi, oltre al segnale di preoccupazione, è venuto anche un segnale importante di iniziativa di contrasto da parte delle istituzioni. In questi ultimi mesi si sono, infatti, susseguite molte operazioni di polizia, guidate dalle varie Direzioni Antimafia, che hanno portato a molti arresti e a dare duri colpi alla criminalità organizzata.
Credo che questo lo dobbiamo sempre sottolineare.
Recentemente si è arrivati all’arresto di Morabito, che era uno dei più pericolosi latitanti di ‘ndrangheta.
Dobbiamo sapere, quindi, che c’è una giusta preoccupazione ma che lo Stato ha le risorse per contrastare le mafie.
Oggi affronteremo soprattutto il tema della dimensione internazionale delle mafie, che ormai è acclarato, e del fatto che bisogna mettere in campo misure che contrastino le mafie allo stesso livello nei vari Paesi europei.
Al Parlamento Europeo sono state prese diverse iniziative che sono già operative e credo che, anche da questo punto di vista, si stia muovendo qualcosa in positivo.
Guardando al lavoro della Commissione Parlamentare Antimafia, segnalo che l’on. Lattanzio, in questi giorni, ha concluso un Documento del Comitato costituito soprattutto su volontà del PD, per mettere in campo una serie di riflessioni e proposte sul tema delle mafie in rapporto alla pandemia e al PNRR.
Quello redatto è un buon Documento, che contiene molte proposte, di cui ne voglio sottolineare due che penso siano assolutamente necessarie.
Una di queste proposte prevede un utilizzo dei Fondi del Recovery Fund per il potenziamento di tutte le banche dati e della loro messa in rete, con i-cloud che consentano di incrociare i dati.
Oggi, se vogliamo davvero contrastare le mafie, ad esempio, abbiamo bisogno di avere i dati sulle compra-vendite immobiliari o di esercizi commerciali per riuscire a capire quali sono le anomalie. Su questo, c’è un punto di iniziativa importante.
Un’altra questione riguarda l’usura: abbiamo presentato in Senato una proposta di legge in cui si prevede una verifica sull’utilizzo dei fondi antiusura - perché abbiamo visto spesso che vengono utilizzati a sproposito - si propone di prevedere un tutor per le aziende e le famiglie che potranno attingere al Fondo dopo aver denunciato l’usura. C’è poi anche la proposta di attivare una sorta di “codice rosso”, specializzando il personale nelle Procure per affrontare l’usura e per garantire un immediato intervento preventivo e misure di tutela per chi denuncia.
In generale, è evidente che se pensiamo alle risorse previste per il PNRR, dobbiamo sapere che parliamo molto di appalti.
Su questo aspetto credo che dobbiamo essere molto chiari e trasparenti.
Riguardo al Decreto Semplificazione 2, penso che il PD abbia fatto bene, in questi giorni, a sottolineare il fatto che la liberalizzazione dei subappalti e il ripristino delle gare al massimo ribasso sono due fattori che non aumentano la velocità delle opere ma sicuramente diminuiscono le tutele di legalità e anche la qualità delle opere stesse e, quindi, abbiamo fatto bene a intervenire contrastando queste misure.
Credo che dobbiamo contrastare soprattutto un’idea, che la destra e in particolare Salvini diffondono, secondo cui, per fare bene e velocizzare le opere, bisogna scambiare rapidità con legalità: si può (qualcuno dice anche che “si deve”) rinunciare alle tutele di legalità per fare le opere più in fretta.
Personalmente, penso che questa sia una falsa affermazione. Credo, infatti, che sia possibile fare bene le opere mantenendo fortemente i presidi di legalità. Basterebbe, ad esempio, attrezzare poche centrali appaltanti sui territori però fortemente qualificate, come già succede in alcune parti del Paese, senza rinunciare per nulla alla legalità.
Questo scambio tra regole e velocità, quindi, credo che lo dobbiamo evitare e lo dobbiamo denunciare.

Per seguire l'attività del senatore Franco Mirabelli: sito web - pagina facebook

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