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Proseguono, con slancio, le Riforme

Scritto da Ezio Casati.

Ezio CasatiProsegue in questa fase, con slancio, l'attività riformatrice del Parlamento e del Governo Renzi. Martedì 10 marzo la Camera dei Deputati ha approvato (con 357 voti a favore, 125 contrari e 7 astenuti) il disegno di legge costituzionale sulle Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione. Ora il provvedimento è tornato all’esame del Senato.
RESPONSABILITA' CIVILE DEI MAGISTRATI
Importante anche l'approvazione definitiva, alla Camera, del disegno di legge sulla responsabilità civile dei magistrati. Un ddl che va a modificare la legge "Vassalli" andando a tutelare e garantire i cittadini nei casi in cui l'iter giudiziario arrecasse danni ingiusti.
Non si tratta, affatto, come criticato da diverse parti, di limitare il potere dei magistrati, ma di dare la possibilità di avere una giustizia in grado di tutelare e risarcire i cittadini dagli errori giudiziari. Non dimentichiamo infatti che sull'Italia pende, proprio in questa delicata materia, una procedura d'infrazione dell'Unione Europea (37 milioni di euro).
Tra le novità principali del testo che va a riformare la legge Vassalli ci sono: l’ampliamento delle possibilità di ricorso da parte del cittadino, l’innalzamento della soglia economica di rivalsa dello Stato nei confronti del giudice che ha sbagliato (fino a metà stipendio), il superamento del "filtro" di ammissibilità del ricorso, l'obbligo di azione in caso di negligenza grave e travisamento del fatto e delle prove.
JOBS ACT. VARATI I PRIMI DECRETI ATTUATIVI
Estremamente importante anche l'approvazione dei primi due decreti attuativi che vanno a rendere effettiva la legge 183-2014 denominata Jobs act. Al centro dei due decreti, l’introduzione di un nuovo profilo contrattuale subordinato a tutele crescenti, su cui sarà possibile, per le imprese che assumono, applicare per un triennio gli sgravi fiscali e previdenziali previsti nella Legge di Stabilità 2015. In pratica si tratta di uno sconto contributivo fino a 8.060 euro l’anno per i lavoratori assunti nel 2015, a cui si aggiunge il taglio del costo del lavoro dalla base imponibile dell’Irap.
Alla maggiore flessibilità, introdotta dal Jobs act, si accosta e si integra il pilastro di una potenziata rete di ammortizzatori sociali, al debutto dal 1° maggio. La Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASPI) eleva il massimale a 1.300 euro al mese e sarà erogata per un massimo di 24 mesi con dote a scalare dopo il quinto mese (il quarto dal 2016). Una volta raggiunto il limite temporale, il trattamento potrà proseguire per altri 6 mesi con il nuovo assegno sociale ASDI per quei lavoratori che versino in particolari condizioni economiche. I collaboratori a progetto e coordinati continuativi che perdono il posto nel 2015 e sono iscritti alla Gestione separate dell’INPS possono invece contare sul sostegno di una nuova e specifica indennità di disoccupazione, il DIS-COLL, con gli stessi massimali del NASPI e per una durata massima di 6 mesi. In allegato una scheda informativa dettagliata.
DETENUTI, TUTELIAMO LA LORO GENITORIALITA'
Si tratta di un argomento ritenuto scomodo, ma nel quale credo fermamente, in quanto iscritto nella nostra civiltà giuridica italiana. Una cultura che con Beccaria introduce l'umanità e il recupero delle persone condannate. Come democratico credo in una giustizia carceraria giusta, credo nell'effettività della pena e soprattutto nelle norme che riconoscono la riabilitazione umana e sociale del detenuto. La pena insomma deve tendere ad un processo educativo-riabilitativo del carcerato. Per questi motivi ho aderito ad un progetto di legge per garantire, nelle carceri, la genitorialità e l'affettività delle madri e dei padri detenuti. Occorre dare la possibilità ai figli di mantenere una relazione genitoriale che non sia gravata dalla colpa dei genitori. Ad oggi le relazioni con le madri detenute sono garantire da apposite strutture, mentre per i padri sono riconosciuti solo i colloqui.
Esistono spazi psico-pedagogici o aree di attesa, all'interno degli istituti di pena, che devono garantire l'incontro fra il genitore detenuto ed il figlio. A proposito mi vengono in mente i progetti pilota dello "Spazio giallo" nei penitenziari milanesi di San Vittore e Bollate. Ma tutto questo, a mio avviso, non basta occorre fare di più e meglio in tutto il sistema carcercario. Questi luoghi, nella proposta di legge, dovranno avere finalità socio-educative e si dovrà istituire la figura chiave dell'operatore psico-pedagogico che prenderà in carico la famiglia e preparerà il minore al colloquio con il genitore. Sono previsti colloqui telefonici meno limitati nel tempo rispetto all'attuale dpR 230 del 30 giugno 2000.

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