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Sul mercato unico digitale

Scritto da Patrizia Toia.

Patrizia ToiaI Governi europei chiedono all'Ue di rilanciare la crescita ma poi fanno resistenza sulle proposte per la creazione di un mercato unico digitale che potrebbe portare 250 miliardi di euro di crescita aggiuntiva e centinaia di migliaia di posti di lavoro. Noi dobbiamo costruire una vera e propria "Unione Digitale" e per fare questo occorrono passi da gigante, cosa che oggi il Consiglio non vuole fare.
In particolare il commissario europeo ha riferito che il Consiglio sta promuovendo delle proposte al ribasso sull'abolizione delle tariffe roaming e sulla neutralità della rete, mentre vorrebbe stralciare del tutto l'iniziativa per il coordinamento delle aste per l'assegnazione dello spettro delle radiofrequenze.
Non dobbiamo gettare la spugna di fronte al Consiglio: avere tante procedure di assegnazione delle frequenze genera problemi tecnici e di redditività, mentre avere una visione coordinata a livello europeo è importante dal punto di vista tecnico, politico ed economico.
Sulla neutralità della rete, va sottolineato che questa non riguarda i servizi di pubblica utilità invocati dal commissario ma va garantita rispetto ai servizi a pagamento. Sul roaming, infine, occorre "resistere" al tentativo degli Stati membri di posticiparne il più possibile l'abolizione, perché questo è sempre stato un obiettivo del Parlamento europeo.

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