Falcone ed i tanti martiri della mafia
Intervento di Alessandro Del Corno.
Nella giornata in ricordo delle vittime di mafia, il miglior modo per onorarle, sarebbe quello da parte della politica di realizzare un ulteriore salto quantico come quello che avvenne dopo le stragi del 1992-1993 da parte dello Stato contro la mafia.
In termini concreti significherebbe per esempio: l’equiparazione in termini legislativi tra le vittime del terrorismo, del dovere ed appunto di mafia, sanare il vulnus sancito da una recente sentenza della Corte Costituzionale rispetto all’eliminazione dell’ergastolo ostativo per i mafiosi, rendere molto più celere il processo per la confisca dei beni sequestrati alle mafie ed infine, introducendo normative nel codice penale e di procedura penale per rafforzare ulteriormente il doppio binario processuale per i crimini di mafia, inasprendo in modo rigoroso le pene detentive.
Certo, unitamente a tali provvedimenti, bisognerebbe tornare a scommettere in termini di pianificazione culturale, economica ed occupazionale in tante parti del nostro Paese, dove i poteri mafiosi sono storicamente molto pervasivi.
Falcone e tutti martiri di mafia ne sarebbero contenti e considererebbero finalmente l’aver dato la loro vita, un pegno per il riscatto definitivo di tutti, al fine di poter vivere in una società italiana senza la mala pianta della criminalità organizzata.
Nella giornata in ricordo delle vittime di mafia, il miglior modo per onorarle, sarebbe quello da parte della politica di realizzare un ulteriore salto quantico come quello che avvenne dopo le stragi del 1992-1993 da parte dello Stato contro la mafia.
In termini concreti significherebbe per esempio: l’equiparazione in termini legislativi tra le vittime del terrorismo, del dovere ed appunto di mafia, sanare il vulnus sancito da una recente sentenza della Corte Costituzionale rispetto all’eliminazione dell’ergastolo ostativo per i mafiosi, rendere molto più celere il processo per la confisca dei beni sequestrati alle mafie ed infine, introducendo normative nel codice penale e di procedura penale per rafforzare ulteriormente il doppio binario processuale per i crimini di mafia, inasprendo in modo rigoroso le pene detentive.
Certo, unitamente a tali provvedimenti, bisognerebbe tornare a scommettere in termini di pianificazione culturale, economica ed occupazionale in tante parti del nostro Paese, dove i poteri mafiosi sono storicamente molto pervasivi.
Falcone e tutti martiri di mafia ne sarebbero contenti e considererebbero finalmente l’aver dato la loro vita, un pegno per il riscatto definitivo di tutti, al fine di poter vivere in una società italiana senza la mala pianta della criminalità organizzata.