Garante per l'infanzia
La giunta regionale della Lombardia, pur di non occuparsi del garante per l’infanzia e l’adolescenza, scarica la nomina sul Consiglio. A rendere nota la decisione è stata l’assessore alla Famiglia, Maria Cristina Cantu’, che in Consiglio ha risposto a una mia interrogazione. Nel testo, ricordando la Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia che si celebra il 20 novembre, chiedevo quale fosse lo stato di attuazione delle legge sul garante dell’infanzia, approvata in consiglio regionale nel 2009, anticipando così la stessa legge nazionale del 2011.
La legge regionale stabiliva che la giunta avrebbe dovuto approvare un regolamento e solo dopo procedere alla nomina del garante ma, a cinque anni dalla sua approvazione, la legge è rimasta inapplicata. Questo nonostante nel 2013, in coerenza con la necessità di ridurre i costi della politica, il Consiglio avesse stabilito di ridurre il compenso del garante.
L’assessore Cantù, forse non potendo più trovare altre motivazione per rinviare la nomina, ha comunicato che l’istruttoria svolta dal suo assessorato ha stabilito che non c’è alcuna necessità di stilare un regolamento. Il Consiglio può nominare direttamente il garante. Mi batterò perché questo accada al più presto. Certo non si può non sottolineare il fatto che la maggioranza in Regione, oggi come in passato, non mostra alcun interesse per una figura nata per assicurare la piena attuazione e la tutela dei diritti e degli interessi dei minorenni, in conformità alla Convenzione Onu.