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A proposito del Referendum di settembre

Scritto da Franco Mirabelli.

Franco Mirabelli Intervento di Franco Mirabelli a SkyTg24 (video).

Mi sono battuto per una riforma costituzionale che prevedeva l’abolizione di una delle Camere.
Vedevo dei rischi in questa nuova riforma, come i miei colleghi e per questo abbiamo votato contro. Quando è stata approvata c’era un’altra maggioranza e questa non è una cosa che non conta. Quella maggioranza rischiava di caricare davvero il referendum soltanto di una vena populista.
Oggi c’è una maggioranza che, accanto alla riduzione dei parlamentari, ha fatto la scelta di introdurre una serie di correttivi e non è soltanto la legge elettorale, che comunque faremo e insistiamo affinché si faccia prima della data del referendum.
Noi stiamo insistendo affinché si faccia un primo passaggio parlamentare in una delle due Camere della riforma elettorale e venga votata prima del 20 settembre.
È un tema che fa parte dell’accordo di Governo e quindi andremo avanti.
Inoltre, non c’è solo questo: c’è anche una riforma dei regolamenti parlamentari, su cui mi risulta che alla Camera dei Deputati si stia lavorando, mentre in Senato lo si era fatto due anni fa.
C’è poi il tema di parificare elettorato passivo e attivo sia alla Camera che al Senato, per evitare quelle incongruenze che portano spesso all’ingovernabilità perché i numeri della maggioranza nelle die Camere risultano diversi proprio perché le platee elettorali sono diverse.
Ci sono, quindi, una serie di scelte che abbiamo fatto con questa maggioranza che dicono che questo può essere il primo passo di una riforma che migliora il funzionamento delle istituzioni.
Il Parlamento può funzionare molto meglio.
Non penso che Francia, Gran Bretagna e Germania siano Paesi antidemocratici perché il rapporto tra cittadini e parlamentari è uguale a quello che accadrà nel momento in cui al referendum vinceranno i sì.

Per seguire l'attività del senatore Franco Mirabelli: sito web - pagina facebook

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