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La Giornata Mondiale della Salute Mentale

Scritto da Carlo Borghetti.

Carlo Borghetti La Giornata Mondiale della Salute Mentale di quest’anno cade in un momento di intenso dibattito sul futuro del Sistema socio-sanitario lombardo. E noi, autori di una proposta di riforma organica del Sistema, crediamo sia urgente ridiscutere in questo contesto i servizi per la Salute Mentale in Lombardia, da troppo tempo cenerentola dei servizi, a 36 anni dalla rivoluzione introdotta dalla Legge Basaglia, a 17 anni dalla riforma Formigoni della Sanità regionale e ad alcuni mesi dalla presentazione del Libro Bianco di Maroni, che pare fermo al palo.
La netta distinzione tra sociale, socio-sanitario e sanitario deve essere superata. La tendenza all'ospedalizzazione della psichiatria va ripensata. I tagli di risorse economiche e professionali (soprattutto nei servizi territoriali) non possono più essere tollerati in un contesto di casi crescenti di persone con disagio psichico.

Il 26 settembre a Palazzo Pirelli ci siamo trovati con associazioni, pazienti e familiari a riflettere in un convegno dal titolo che crediamo esemplificativo: “Nell'Italia che cambia, cambiare la salute mentale”. Era la tappa lombarda di presentazione di una proposta di legge parlamentare per la riorganizzazione degli ambiti della salute mentale, per la partecipazione attiva di utenti, famiglie e operatori nei servizi, per promuovere più appropriatezza ed equità nelle cure. Prossimamente nella stessa sede si riuniranno medici e assessori e consiglieri regionali lombardi a parlare di criticità e prospettive della psichiatria lombarda.
Noi crediamo però si debba fare uno sforzo in più: serve un tavolo che riunisca tutti insieme coloro che hanno cuore il futuro della Salute Mentale in Lombardia. E dire “tutti” vuol dire parte medica, parte sociale, parte istituzioni, parte politica… ma anche parte pazienti e parte famiglie. E questa è la nostra proposta.
Noi mettiamo a disposizione un progetto di riforma sanitaria regionale, un luogo di incontro, passione e disponibilità all’ascolto e al confronto.

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