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Il momento è grave ma insieme possiamo farcela

Scritto da Rosaria Iardino.

Rosaria IardinoArticolo di Rosaria Iardino per La Voce d'Italia.

Il momento è grave, gravissimo, non è più tempo di arrabbiarsi e di lanciare attacchi ma è tempo di risolvere i problemi delle persone, quelle persone che compongono lo stato, sono i cittadini, le famiglie che ogni giorno hanno bisogno di certezze e sicurezza per il futuro, per il lavoro, gli affetti.

Ben venga il nuovo governo con Enrico Letta primo Ministro, anche con la collaborazione con il PDL e con chi vuole il bene del paese, ecco, questo è quello che deve unire oggi: il bene del paese. Troppe accuse e troppi rancori hanno portato ad un’Italia stanca, invecchiata, delusa, senza speranza, è ora di cambiare è ora di divenire paese moderno e di iniziare politiche di intervento concreto. Si può fare? Certamente. Si può fare con chi era il nemico di sempre? Se si vuole il bene del paese, stando attenti, anche questo è possibile. Abbiamo bisogno di buon senso e di un po’ di coraggio. Il coraggio è quello che manca mentre vi sono milioni di persone in Italia che ne hanno tantissimo, ogni giorno combattono una battaglia faticosa e difficile vivendo nella disperazione, senza lavoro e senza prospettiva, ma loro, questi cittadini fanno sacrifici e lottano per dare ogni giorno speranza alla famiglia, ai figli. Dobbiamo essere concreti e dare prospettive a questi cittadini, è questo il dovere della politica. intervenire dove è più necessario. Dobbiamo vincere la delusione e la disperazione che dal basso verso l’alto si sta sviluppando come una metastasi del sistema stato. Tra le priorità del nuovo governo vi è l’aspetto economico, ovviamente, la crisi ci ha messo in ginocchio e a causa di questa situazione è stata introdotta una tassa disgustosa, quella sulla prima casa, cioè l’Imu, nessuno di noi la vorrebbe, tassare la casa dove le persone vivono e crescono la propria famiglia in una situazione di emergenza in cui il sacrificio è il primo pensiero di ogni giorno è qualcosa di tremendo, drammatico, tragico… ma come togliere questa infausta tassa è il vero problema, si potrebbe intervenire agevolando le persone più in difficoltà e lasciando la tassa a chi, fortunatamente, sta meglio, potrebbe essere una soluzione, certo è che non si deve però tagliare nulla dei già esigui servizi sanitari e sociali, sarebbe un errore che complicherebbe ancora maggiormente la situazione. 

Tra i diversi problemi su cui si deve intervenire con urgenza vi è sicuramente l’aspetto demografico, troppo spesso a sinistra evitiamo l’argomento ma oggi è questione importantissima, fare un figlio è privilegio di pochi e i figli sono il futuro della nazione. Ottima la scelta del ministero per l’Integrazione a Cécile Kyenge, difendere i diritti di tutti è il primo motivo per cui da anni sono in trincea a lottare contro i soprusi, per questo dico attenzione, se non iniziamo ad interrogarci sulla questione demografica saremo corresponsabili dello sfruttamento che da alcuni anni si è sviluppato nel nostro paese nei riguardi degli immigrati: Noi dobbiamo difendere sia i diritti delle famiglie di avere un figlio, sia degli immigrati di avere un lavoro giustamente retribuito. L’integrazione passa anche da questo percorso, quello di riconoscere i diritti delle famiglie. Difendere i più deboli è il nostro compito, e oggi i più deboli sono i cittadini, tutti i cittadini, ecco perché dobbiamo sostenere e appoggiare il governo, ecco perché dobbiamo essere attenti a quanto succede nelle periferie, tra coloro che spesso non finiscono sui media se non per fatti di cronaca che non vorremmo capitassero. Qualcosa sta cambiando, il nuovo governo né è testimonianza, è il più giovane da decenni, vi sono molte donne, è politico e ha l’obiettivo di intervenire concretamente in sostegno delle necessità del paese, la speranza è tornata e tutti assieme dobbiamo riavvolgerci le maniche della camicia e iniziare a costruire la nuova Italia.  

Segnaliamo anche un articolo riguardante la visita di Rosaria Iardino alle case popolari di Arese pubblicato da Il Giorno (pdf) e un articolo di Qui Arese.

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