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Parole giuste, adesso i fatti

Scritto da Carlo Borghetti.

Carlo BorghettiArticolo di Carlo Borghetti.
Val la pena soffermarsi su alcuni passaggi del discorso di insediamento di Enrico Letta in Parlamento, per guardare ai mesi a venire con speranza e ricordando che il premier stesso ha sottolineato l'eccezionalità di questo accordo bipartisan.
Egli ha sottolineato che priorità sono il lavoro e la riforma del welfare, il reddito minimo per le famiglie povere e gli ammortizzatori per i precari... temi molto cari al centrosinistra e che, innanzitutto, vogliono rispondere all'emergenza socio-economica in cui si trova il nostro Paese.
Nel suo discorso Letta ha fatto varie proposte chiare: ridurre le tasse sul lavoro, in particolare su quello stabile e per i giovani neo assunti, affitti e mutui agevolati per giovani coppie, misure per il pagamento di parte dei debiti della Pubblica Amministrazione, allentamento del Patto di stabilità interno... proposte coniugate con una visione di lungo periodo.
Non ha dimenticato altri temi come la giustizia, la lotta alla corruzione, la cittadinanza ai nuovi italiani, la necessità di rilanciare ricerca e innovazione, la riduzione dei costi della politica e l'imprescindibilità delle riforme...
E ha citato anche Expo, anticipando che uno dei primi atti del Governo sarà quello di nominarne il Commissario unico (pensionando così Formigoni) e annunciando che nei prossimi giorni sarà a Milano a presentare il decreto per partire per "l'ultimo miglio" di questo evento strategico.
Tutto il discorso, infine, è stato rivolto all'Europa e al "sogno", ancora vivo, degli Stati Uniti d'Europa.
Sulla carta ci sono tante proposte positive, ora attendiamo che davvero tutti offrano, per dirla con le parole di Letta, "al Paese, e al mondo, una testimonianza di volontà di servizio e senso di responsabilità".
E non possiamo che augurarci che tutti i Ministri siano, sempre citando il neo primo ministro, "degni di servire il Paese -attraverso l'esempio, il rigore, le competenze- in una delle stagioni più complesse e dolorose della storia unitaria." Le parole giuste ci sono. Adesso aspettiamo i fatti.
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