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L’Apocalisse della Democrazia

Scritto da Massimo Cingolani.

Massimo CingolaniArticolo pubblicato da La Voce Metropolitana.

Il giorno 22 febbraio a Milano si è svoto un dibattito sull’ultimo libro di Paolo Segatti, dal titolo “l’apocalisse della democrazia italiana, l’origine di due terremoti elettorali” organizzato dall’associazione Libertà Eguale insieme all’associazione Democratici per Milano e i Circoli Dossetti.
“Per spiegare il carattere non comune delle elezioni del 2013 e del 2018 si è invocata la reazione degli elettori alle trasformazioni epocali dei nostri tempi: su di esse avrebbero gravato gli effetti della Grande Recessione, della globalizzazione o della crisi migratoria.
La tesi avanzata nel libro è invece che la motivazione decisiva della scelta di tantissimi di cambiare voto sia da ricercare nella caduta verticale di reputazione dell’intero ceto politico tradizionale. Una crisi di autorità, dunque, serpeggiante da ben prima della Grande Recessione e alimentata dalla diffusa convinzione che entrambi i partiti-cardine del sistema politico della Seconda Repubblica fossero incapaci di attrezzare il paese alle sfide epocali da fronteggiare”.
Il problema reputazionale è all’ordine del giorno in tutte le imprese dal più piccolo chiosco di street food alle più grandi multinazionali.
E’ il frutto della svolta di internet, ad un cattivo servizio corrisponde una valutazione negativa in rete.
Si può chiamare la cultura del feedback, chi prima di entrare in un ristorante ,o comprare un oggetto su internet ,non guarda la quantità e la qualità delle opinioni?
Si posso modificare e pilotare i giudizi, ma non è così semplice e poi che interesse può avere un piccolo imprenditore ad investire su feedback falsi, sarebbe troppo dispendioso, mentre per un grande produttore potrebbe essere pericoloso, perché il rischio di essere scoperti da un punto di vista reputazionale sarebbe ben più grave.
In questo mondo forse veramente uno vale uno, così un consumatore ibrido abbandona la fedeltà al marchio e guarda la sua convenienza immediata.
La valutazione è stata introdotta da Amazon e Ebay, che sollecitano sempre un giudizio sull’ultimo acquisto.
Un altro aspetto è la cultura della comparazione, i nuovi distretti commerciale sono i comparatori, che di più prodotti simili e/o uguali elencano il prezzo in ordine decrescente, così la prima qualità è il prezzo.
La politica vive le stesse dinamiche, la comparazione viene fatta su slogan di facile comprensione e come per il prezzo si cerca quello più conveniente.
E’ per questo motivo che ragionamenti complessi e di prospettiva, come ad esempio l’integrazione europea sono difficili da spiegare.
Nella politica la cultura del feedback si concentra soprattutto su quella locale ed evidenzia tutti gli aspetti deteriori di classi dirigenti non adeguate e spesso con motivazioni di solo interesse personale.
Il centrosinistra subisce di più queste dinamiche perché è maggiore la distanza tra spinte ideali, spesso legate ad una storia del secolo scorso e gruppi dirigenti periferici.
Ma migliorare le rappresentanze locali sarà una scelta improba, visto che non si riesce neanche ad organizzare delle primarie per decidere un rappresentante per il consiglio di zona.

Sintesi del convegno»

Atti del convegno»
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