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Per M5S cala il sipario

Scritto da Alessandro Del Corno.

Alessandro Del CornoDopo, aver avuto nel proprio DNA fondativo, il NO TAV, come del resto il NO TAP, NO ILVA, per non parlare della lotta alla casta parlamentare, i 5 Stelle in versione governativa, quindi, non quelli che dovevano aprile il Parlamento come una ”scatola di tonno”, si sono trasformati in quest’anno di esecutivo, in quelli che, la “scatola di tonno” , l’hanno chiusa ermeticamente, come nel caso nave “Diciotti”, salvando Salvini da un molto probabile processo.
E dopo aver incassato bellamente, rovesci sulla TAP e sull’ILVA, rispetto alla loro propaganda elettorale, l’altro ieri, per bocca del Premier che avevano indicato, si sono visti sconfessare completamente nella loro posizione contraria rispetto alla TAV che invece si farà.
Non sarà certo il passaggio parlamentare con il loro voto contrario o con le estenuanti sedicenti spiegazioni politiche social di Di Maio che in un anno ha perso 6 milioni di voti, a fronteggiare il colpo da KO.
Ormai i 5 Stelle, vivono una vera e propria crisi d’identità che, molto probabilmente ne determinerà un’ implosione politica, dopo aver sostenuto tra l’altro da posizione sempre più marginale, il governo più a destra nella storia repubblicana.
Quando il Pd, perse rovinosamente le elezioni politiche nel 2018, si diceva che per lo stesso, iniziava una lunga “ camminata nel deserto”, onestamente ancora in corso, ma per i 5 Stelle, dopo il voto catastrofico delle europee, tale traversata, appena iniziata, per usare una metafora in merito è sempre più accompagnata da un gruppo di leoni affamati che stanno assaltando quotidianamente il cammino 5 Stelle, mietendo giornalmente “vittime”.
A questo punto, un intervento chiarificatore di Grillo per porre fine all’aspettativa politica di partenza e così clamorosamente tradita politicamente in un solo anno di governo, sarebbe un servizio utile all’Italia.
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