Olimpiadi, lunedì la decisione

L’Eurocity che porta il sindaco Beppe Sala sfreccia accanto all’Expo. Sembrerebbe di buon auspicio per chi tra meno di 48 ore saprà se gioire o piangere. Il voto per i Giochi invernali del 2026 è alle porte. Il verdetto arriverà lunedì. Agli 82 membri del Cio votanti sarà sufficiente mezz’ora per decidere le sorti della sfida tra Milano-Cortina e Stoccolma-Aare. Lo scrutinio elettronico segreto si concluderà alle 16 e 30, ma solo alle 18 si saprà che «il winner is…».
Meno di 48 ore fondamentali per la squadra italiana. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò è a Losanna da giorni. Venerdì è arrivato il governatore della Lombardia, Attilio Fontana. Oggi, oltre al sindaco Sala è la volta del presidente del Veneto Luca Zaia e del sindaco di Cortina, Gianpietro Ghedina. Gran parte dei testimonial arriverà oggi, mentre il premier Giuseppe Conte farà la sua apparizione domani, giorno del voto. Chi è già qui sa che dovrà darsi un gran da fare per convincere i dubbiosi, gli indecisi. «La principale leva che userò con gli indecisi - spiega Sala nella carrozza bar del treno - sarà l’esperienza di Expo. Il modello organizzativo usato per l’esposizione universale, dalla sicurezza, al flusso delle persone ma anche la capacità commerciale, servirà a rassicurare chi ha ancora qualche dubbio perché le promesse sono una bella cosa, ma noi abbiamo questa testimonianza». L’altro biglietto da visita è lo stato di grazia che sta vivendo la città con sponsor e aziende pronte a mettere sul piatto un mucchio di euro. Argomento che non dispiace al Cio.
Il sindaco non si sbilancia sul risultato, tantomeno sui voti sicuri o su quelli in bilico. Così come non lo fa il governatore Fontana: «Serve prudenza, perché in questi casi non può essere diversamente, e moderato ottimismo perché siamo consapevoli di poter contare su una proposta di qualità». «Chi fa la regia è Malagò - continua il sindaco -. Sarà lui a indirizzarmi e dirmi con chi dovrò parlare. Punterò molto sulle nuove regole del Cio, ossia Giochi a basso costo. Mettere insieme Milano e Cortina significa utilizzare impianti che già ci sono». E anche quelli nuovi come l’Arena a Santa Giulia o il villaggio olimpico allo Scalo Romana verranno realizzati a prescindere dalla vittoria. Su chi voterà contro Milano qualche suggestione c’è. «Bisogna vedere cosa faranno i Paesi del Nord e quante teste coronate andranno a votare». Per la Svezia è scesa in campo la principessa Vittoria.
Resta il «peso» del dossier. E quello di Milano si è dimostrato più aderente alle regole del Cio rispetto a quello svedese. Quanto conterà? «Le Olimpiadi funzionano se hanno successo - conclude Sala -, quindi il dossier vale molto e noi abbiamo lavorato bene. Mi preoccupa che gli svedesi siano all’ottavo tentativo e c’è il rischio che prima o poi gliele diano. È vietato dal Cio fare riferimenti a candidature altrui ma non è vietato dire che il nostro dossier appare decisamente migliore».
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