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Salvini banalizza il 25 aprile per propaganda

Scritto da Emanuele Fiano.

Emanuele Fiano La polemica sul 25 Aprile e il viaggio a Corleone per partecipare a un raduno antimafia, anziché a una delle manifestazioni che celebrano la festa della Liberazione "è solo una tattica, propaganda spiccia. Come la foto con il mitra in mano, Salvini ha capito quale è il modo migliore, ogni giorno, per stare al centro dell'informazione e far parlare sempre di sé". Lo ha detto il deputato del Pd Emanuele Fiano commentando, in una dichiarazione all'Adnkronos, il disimpegno del leader e dei ministri leghisti dalle celebrazioni indette per il 25 Aprile.
"Parlatene bene o male, basta che se ne parli. Salvini resta al centro dell'attenzione e non gli importa nulla se con il suo atteggiamento, spiani la strada a chi la storia dell'antifascismo e della Resistenza non vede l'ora di cambiarla.
Invece, il 25 Aprile rimane una data fondativa per l'Italia che ha una Costituzione nata anche dalla lotta di Liberazione. E' una data che non andrebbe messa in discussione. Anche l'apporto continuo di nuovi contributi storici, mi sembra non prescinda mai da un dato di fatto: il sistema democratico nel quale ancora oggi viviamo è stato costruito, insieme, dagli eserciti alleati e dalla Resistenza". "Chi, come Salvini, pensa che il 25 Aprile sia una ricorrenza logora o che nel giorno della Liberazione tutti i colori siano uguali e allora, tanto vale, restarne fuori, fa un errore enorme. Salvini non dovrebbe mai perdere di vista che sulla Costituzione, nata dalla lotta di Resistenza al nazifascismo, lui ci ha giurato solennemente sopra il giorno che è stato nominato ministro dell'Interno e quindi non dovrebbe insultarla e non dovrebbe banalizzarne la storia", ha concluso Fiano.

Per seguire l'attività di Emanuele Fiano: sito web - pagina facebook

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