Emendamenti a Legge di Stabilità in vista di Expo

mentre ora ci sono 11 consiglieri, dunque con molto più spazio per i soci privati e i loro contributi. Non riguarda invece la legge Valore cultura il problema del Piccolo, ma dalle norme che equiparano i teatri stabili alla pubblica amministrazione e che - oltre ai tagli alle spese previsti dalla spending review - impone una serie di vincoli: ridurre dell'80% le spese di stampa per un teatro significa non poter stampare i programmi di scena, senza contare le limitazioni sul personale, sulle missioni all'estero (cioè tournée) e costi di formazione (che per il Piccolo però riguardano la scuola di teatro fondata) e addirittura per gli sponsor, che dovrebbero partecipare a un bando. Da mesi il teatro fondato nel dopoguerra da Giorgio Stehler e Paolo Grassi dice che per come sono le cose rischia la chiusura. La soluzione trovata da Franco Mirabelli ed Emilia De Biasi è quella di due emendamenti che ''in relazione al grande evento Expo Milano 2015'' escludano il Piccolo - che con un decreto del 1991 è stato nominato teatro d'Europa - dall'equiparazione alle Pubbliche amministrazioni. Sempre in vista di Expo, l'altro emendamento presentato dal Pd chiede di permettere agli altri capoluoghi di provincia lombardi, così come si è fatto per Milano, di derogare ai vincoli previsti dalla spending review in materia di spese di organizzazione e di comunicazione per le iniziative che riguardano l'esposizione universale del 2015.