Stampa

Scali: firmato l'accordo

Scritto da Associazione Democratici per MIlano.

Milano Nuova vita ai binari dismessi. Parchi, oasi naturalistiche, quartier generali di moda e design o di università. E nuove case in residenza ordinaria ma anche convenzianata: ecco come si intendono riqualificare i sette ferroviari dismessi di Milano, da Farini a Lambrate, da Greco a Romana, compresa Porta Genova. Le vocazioni di queste aree da rigenererare sono precisate nell'Accordo di programma firmato oggi da Comune, Regione, Ferrovie e Savills Investment Management (che detiene una parte dello scalo Farini). In totale si parla di 1,25 milioni di metri quadrati, il 65 per cento dei quali resteranno a verde e spazi pubblici, mentre il 30 per cento delle aree che si costruiranno andrà destinato ad housing sociale ed edilizia convenzionata.
Palazzo Marino è soddisfatto dell'intesa raggiunta, migliorativa rispetto a quella che nel 2015 venne bocciata dal Consiglio comunale in era Pisapia. In particolare la crescita della quota destinata al verde e l'aumento della quota in edilizia convenzionata e sociale sono due risultati rivendicati dal lato istituzionale dal sindaco Beppe Sala, che in occasione della firma ha ricordato che "qua c'è un padrone di casa che sono le Ferrovie. Gli scali non sono nostri, ma facciamo la politica che nel costruire un percorso fa gli interessi dei cittadini", così come dal governatore Roberto Maroni, che ha sottolineato il "merito di Comune e Regione nell'aver valorizzato questo grande progetto di riqualificazione urbana verso il verde e l'housing sociale". Oltre ai 675mila metri quadri di verde e spazi pubblici saranno realizzati anche 200mila metri quadi di connessioni ecologiche lungo i binari, compreso il progetto Rotaie Verdi sulla cintura Sud e il percorso ciclopedonale verso Chiaravalle. In particolare allo scalo Farini sorgerà un grande parco unitario in stile Central Park destinato a diventare il terzo più esteso della città - dopo il Lambro e Sempion - mentre a San Cristoforo è prevista un'oasi naturalistica di 130mila metri quadri.
Di un "lavoro di ricucitura del tessuto urbano di Milano e di crescita della città" ha parlato invece Renato Mazzoncini, amministratore delegato di Fs, auspicando che l'intesa milanese rappresenti un "segnale importante anche per il resto del Paese". Dal canto suo, ha spiegato il manager, il gruppo stanzierà un centinaio di milioni nel progetto della riqualificazione. "Uno dei primi grossi investimenti che viene lanciato è quello dello scalo di San Cristoforo dove sono previsti 20 milioni di euro e scambio su M4", ha anticipato Mazzoncini a margine della cerimonia di firma.Tra gli interventi ai quali saranno indirizzati i finanziamenti del gruppo spicca in particolare la Circle Line, cioè la linea di collegamento tra i sette scali, al cui potenziamento saranno destinati i 50 milioni di plusvalenze che Fs prevede di realizzare in seguito all'alienazione delle aree. Investimenti milionari destinati acnhe alle nuove stazioni di Tibaldi e Romana mentre Dergano è la fermata inserita nell'accordo che rappresenta una novità rispetto alle ipotesi passate.
L'accordo delinea le funzioni per i singoli scali previsti nella mozione di iniziativa consiliare e indicate dai Municipi. In particolare, si prevede la realizzazione di un'oasi naturalistica (a San Cristoforo), funzioni legate alla moda e al design (a Porta Genova), un grande parco (a Farini), più una grande area che potrà ospitare anche funzioni pubbliche, attività connesse al mondo universitario (a Lambrate e Greco) oltre ad attività di natura culturale e connesse al distretto dell'agricoltura innovativa (a Porta Romana).
Fonte: Repubblica
Pin It